CORVINO, Ljajic rappresenta presente e futuro

10.05.2010 07:30 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: TMW
CORVINO, Ljajic rappresenta presente e futuro
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

La Fiorentina si congeda dal Franchi con un pareggio, contro il Siena, che certifica l'annata storta vissuta da squadra e società in campionato. Ai nostri microfoni il direttore sportivo Pantaleo Corvino traccia un bilancio della stagione, dei problemi che sono nati e ci lascia con alcune indicazioni su quella che sarà la Fiorentina del futuro.

Da dove deve ripartire questa Fiorentina?

"Le immagini trasmesse ieri durante la partita (relative alla Champions ndr) sono un momento importante. Dovranno essere la nostra base. Questo ciclo non è terminato e noi ripartiremo da qui. La Fiorentina ha regalato momenti importanti che non possono passare inosservati. Fino a gennaio vedevamo il quarto posto, poi non dobbiamo dimenticare che questa squadra ha giocato 162 partite negli ultimi quattro anni. Per fare determinati risultati devi avere anche possibilità economiche di grandi squadre e nel nostro campionato in pochi possono permetterselo".

Perché un congedo così con i tifosi?
"I tifosi ci sono stati vicini, il problema di oggi è che non è finita come negli ultimi anni. Le altre volte avevamo raggiunto la Champions, mentre quest'anno il campionato non è andato bene".

Perché la scelta del silenzio stampa?

"Abbiamo sempre cercato di fare chiarezza e, dopo tante energie spese, si continuava a dire che mancava chiarezza. Dovevamo dare un impulso forte ed ecco il perché del silenzio stampa".

Le voci relative a Prandelli possono aver inciso?

"Fino a gennaio eravamo lì in lotta per il quarto posto, poi il tam tam mediatico può averci danneggiato. In ogni caso anche questo è un momento di crescita".

Ma il tecnico rimarrà veramente la prossima stagione?
"Abbiamo sempre detto chiaramente quale sia il pensiero della società. Prandelli resterà".

Che importanza avrà nel futuro un giocatore come Ljajic?
"Oltre a Jovetic e De Silvestri è un giocatore molto interessante. Il nostro ciclo è fatto sia di giovani che di veterani. Ljajic rappresenta presente e futuro".



Vista la politica di ridimensionamento Vargas andrà via?
"Abbiamo una base importante costruita in questi cinque anni, ripartiremo da qui".

Ci saranno cessioni importanti?
"Partiamo da questa rosa per cercare di migliorarla. Se non ci saranno risorse a sufficienza rimarremo così".

Perché questo calo nell'ultimo periodo?

"L'analisi è molto sempice: la squadra è partita ad agosto con i preliminari di Champions e, arrivati a gennaio, abbiamo avuto una campagna acquisti bistrattata. Sono arrivati giocatori importanti comunque come Felipe e Bolatti ed anche giovani interessante come Ljajic. Non potevo di certo prendere giocatori da 3-4 milioni di euro perché abbiamo da rispettare un budget per gli ingaggi. Poi la nostra squadra è stata derubata a Monaco, abbiamo subito una grande ingiustizia. Alla fine abbiamo perso anche la Coppa Italia e a volte non bastano i sacrifici ad una società. C'è poi stato anche il problema Mutu, anche se fino all'ultimo ho cercato un sostituto. Purtroopo quest'anno hanno pesato, come già detto, anche le 162 partite giocate negli ultimi anni".

Parlando anche di giovanili, la squadra Allievi ha fatto un'importante vittoria a Brescia
"Sì, dobbiamo tenerne conto. Stiamo facendo bene e sono contento dei risultati di questi ragazzi".

La Primavera, invece, ha deluso?
"E' solo una delle undici squadre del nostro settore giovanile, quest'anno hanno giocato tanti '92 che erano Allievi lo scorso anno e non dimentichiamo che negli altri anni la squadra ha fatto bene".