DI VAIO, Eravamo preoccupati. Mercato? Idea sbagliata
Il direttore sportivo del Bologna Marco Di Vaio ha parlato alla Gazzetta dello Sport, tirando le fila dopo questa prima parte di stagione: "Eravamo preoccupati e più che altro dispiaciuti, visto il lavoro quotidiano. Ma i risultati non tradiscono mai: se non vinci significa che qualcosa non va. Cosa non andava? L’inseguimento della identità, il ritrovare pienamente giocatori che non avevano iniziato al meglio: guardate Orsolini nelle ultime tre partite. Ferguson? Trovare un diamante. Quando ce l’hai ti rendi conto di tutto ciò che hai perso senza".
Torniamo all’oggi: Dallinga cerca “fratello gol”. Soluzioni?
"Castro ha sei mesi di vantaggio, Thijs deve conoscere il nostro campionato. Arriverà...".
Le statistiche dicono che Italiano ha iniziato le gare soprattutto con la “Vecchia Guardia”: il “mercato” non sfonda?
"Beh, Miranda col Lecce ha fatto una grande gara, ma in assoluto credo che l’approccio di Italiano sia logico e con giudizio. Se non giocassimo ogni tre giorni, e quindi se avessimo la possibilità di dilatare l’inserimento dei nuovi lungo sei allenamenti pieni, forse ci sarebbe stata una direzione diversa. Vincenzo sta facendo un corso accelerato".
Per alcuni la squadra è uscita “impoverita” dal mercato.
"E’ sbagliato fare paragoni. Se pensiamo a Zirkzee e Calafiori non è giusto pensare alla loro ultima versione: pensiamo a quando cercavano rilancio a Basilea, Parma o qui il primo anno. Poi sono diventati Zirkzee e Calafiori ma hanno avuto bisogno di tempo e della crescita della squadra attorno. Il nostro mercato in una parola? Coerente con la storia degli ultimi anni, ovvero secondo la direzione dell’investimento".