CRASH TEST PER LA MIGLIOR DIFESA D'ITALIA: A FIRENZE ARRIVA L'UDINESE DEI GIGANTI
Fiorentina-Udinese rappresenta una prova del nove, meno scontata di quanto possa sembrare, per misurare ambizioni e tenuta della squadra di Raffaele Palladino. Al Franchi è in arrivo la corrazzata di Kosta Runjaic, tecnico pescato in Polonia, con un passato da assicuratore e un'aura nichilista che ipnotizza un po' tutti. Corrazzata intesa non per i risultati (i friulani hanno perso tre gare delle ultime cinque e dopo l'exploit di settembre, quando si sono ritrovati per qualche giorno al primo posto, sono in frenata controllata, attualmente al nono posto) bensì per la consistenza di una rosa con al suo interno diversi elementi che potrebbero far comodo al prossimo draft Nfl. Già da qualche annata a questa parte l'Udinese è la squadra 'disruptive' per eccellenza e in estate, con la rivoluzione tecnica e societaria (oltre alla chiamata randomica di Runjaic, in estate ci sono stati i ritorni di Gianluca Nani e Gokan Inler), in estate i bianconeri hanno abbracciato totalmente la deriva 'rugbystica' di una squadra composta per lo più da triatleti.
Mancheranno alcuni dei protagonisti di questa prima parte di stagione, il portiere Okoye, Davis e Payero su tutti, ma Runjaic ha comunque a disposizione un'equipe di forze speciali provenienti da ogni latitudine del globo. Kristensen, Bijol, Touré (con 206 centimetri d'altezza, il giocatore di movimento più alto della storia del nostro campionato), ma anche Ehizibue, Zemura, Lucca. Un concentrato di muscoli e centimetri, condito dalle fine trame da Ekkelenkamp e Thauvin, gli unici con licenza di abbassare i ritmi e ragionare in una squadra che attacca a testa bassa e in ripartenza come una mandria senza controllo. Per questo, l'incrocio di stasera sarà un crash test ulteriore per la retroguardia della Fiorentina. Quella composta da un quintetto che si sciorina ormai a memoria - Dodo (stasera squalificato, ci sarà Kayode), Comuzzo, Ranieri, Gosens - un poker che rappresenta pur sempre la miglior difesa di questa Serie A, undici reti subite in 15 gare. Ranieri e i suoi dovranno affilare gomiti e scaldare i polpacci: la sfida con l'Udinese è una prova d'urto per saggiare la crescita dei singoli e del reparto.
Novanta minuti e passa di un film d'azione, uno sparatutto. Palladino lo sa e per questo sta già pensando a contromisure adeguate. Sta valutando soprattutto una possibile mossa a sorpresa. Contro la squadra più alta del campionato (la rosa dell'Udinese è alta in media 187 centimetri, quella dei viola, per intendersi, 182) tanto passerà dai duelli aerei. E la coppia di titolarissimi, Comuzzo-Ranieri, per esperienza e atletismo, potrebbe non essere la più indicata. In particolare, il classe 2005 nell'ultima uscita contro il Vitoria Guimaraes ha manifestato i primi fisiologici scricchiolii dopo una prima parte di stagione in cui ha giocato sempre e ad altissimi livelli. Per questo, per l'occasione, potrebbe essere rispolverato Marin Pongracic, centrale di lotta e di governo, di esperienza ma con ancora tanti punti interrogativi sul piano della tenuta fisica. A breve la soluzione del rebus.