CROCE E DELIZIA: LA VIOLA E UN CURIOSO RAPPORTO COI CALCI DA FERMO

23.09.2024 13:00 di  Andrea Giannattasio   vedi letture
CROCE E DELIZIA: LA VIOLA E UN CURIOSO RAPPORTO COI CALCI DA FERMO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Croce e delizia. In questo inizio di stagione le reti realizzate sugli sviluppi di un calcio piazzato sono state tanto un valore aggiunto quanto anche un limite per la Fiorentina, che se spesso si è dimostrata letale nel trovare la via del gol in occasione di un corner, di una punizione o (come avvenuto ieri) di un calcio di rigore, in tanti casi ha mostrato buona parte della sua fragilità difensiva proprio in questo fondamentale. Ovvero nella scarsa lucidità di marcare in modo corretto il proprio avversario all'interno della sua area di rigore. 

A conti fatti, ad oggi, delle undici reti già realizzate dalla squadra di Palladino in questa prima parte di stagione ben sette sono arrivate sugli sviluppi di un calcio piazzato: oltre alla doppietta realizzata ieri da Gudmundsson dagli undici metri, sono arrivati anche i sigilli di Biraghi alla prima di campionato a Parma (direttamente su punizione), di Martinez Quarta di testa dopo un corner nel match d'andata contro la Puskas Akademia (con l'argentino che si è poi ripetuto a Bergamo in occasione del primo vantaggio sull'Atalanta, anche se in quel caso non direttamente su un tracciante da calcio d'angolo) e di Kean e Gosens sempre dalla bandierina contro il Monza prima della sosta (con la punta imbeccata da una torre di Ranieri). A conti fatti, dunque, quasi il 64% dei gol viola sono arrivati da calcio da fermo, dato peraltro che non tiene conto della precisione chirurgica con la quale a Felcsut la Fiorentina è riuscita a realizzare tutti e cinque i rigori (di Mandragora, Kouame, Colpani, Richardson e Biraghi) che le hanno spalancato le porte del girone di Conference.

Ma a questo dato sorprendente fa da contraltare quello legato ai gol subiti, quasi la metà dei quali (cinque su undici, ovvero il 45,5%) arrivati proprio sugli sviluppi di un calcio da fermo (punizione, corner o rigore che sia). Ben tre di queste reti sono arrivate al cospetto della Puskas Akademia (i due rigori di Nagy tra andata e ritorno e il gol di Golla da calcio d'angolo nel 3-3 del Franchi) mentre gli alti sono stati quelli realizzati da De Ketelaere e Gila nelle ultime due gare di campionato (peraltro con dinamiche molto simili: punizione dal limite, cross al centro dell'area e incornata vincente dell'avversario). Un aspetto di cui tenere conto e da migliorare in prima possibile.