DA "TESTE CALDE" A RAGAZZI PER BENE IN CERCA DI RISCATTO: KEAN, ZANIOLO E L'"AMORE" DI RAF

26.06.2024 16:00 di  Andrea Giannattasio   vedi letture
DA "TESTE CALDE" A RAGAZZI PER BENE IN CERCA DI RISCATTO: KEAN, ZANIOLO E L'"AMORE" DI RAF

C'è un intero capitolo, all'interno della tesi scritta a conclusione del corso UEFA Pro di Coverciano 2022-2023 (dal titolo "Dal settore giovanile alla prima squadra: l'evoluzione della metodologia"), che Raffaele Palladino ha scelto di dedicare al valore dell'amicizia e dell'affetto che, nelle segrete stanze di uno spogliatoio, deve regnare sia tra tecnico e giocatori che tra i calciatori stessi. Un valore essenziale, quello della fratellanza tra sportivi, a cui il nuovo tecnico della Fiorentina ha accennato anche ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione al Viola Park: "Ho parlato con tutti rintracciandoli in giro per il mondo, perché ho bisogno di capire prima che uomini sono per avere empatia con loro: li devo amare ogni giorno perché poi in campo devono dare il 100%".

Non è dunque un caso che, tra le prime idee di mercato che la Fiorentina sta vagliando, Palladino abbia messo gli occhi su quella che è stata in questi anni una delle coppe di amici più discusse ma anche più autentiche nel calcio, dentro e fuori dal campo, ovvero quella formata da Moise Kean (vecchio pallino del tecnico già ai tempi del Monza) e Nicolò Zaniolo, visto come l'elemento perfetto per completare - assieme all'azzurro e a Nico Gonzalez - un terzetto d'attacco letale per la Viola che verrà. Strana la storia dell'amicizia tra il classe 2000 e il '99, compagni di Nazionale, di hobby, passioni ma anche di tante, forse troppe "ragazzate". 

Come quella che nel giugno 2019 - ai tempi dell'Under-21- costò cara ad entrambi: i continui ritardi agli allenamenti e alle riunioni tecniche fecero scattare una punizione esemplare per gli allora talenti di Juve e Roma, esclusi dal ct Di Biagio per questioni comportamentali: "Nicolò metteva musica ad alto volume in camera, giocavamo alla play e alle 11 c'era la riunione. Alle 10:58 eravamo ancora lì, abbiamo aspettato un sacco l'ascensore e siamo arrivati alle 11:05. Il mister ci fa: "Non va bene". Mi sono scusato e mentre a Nicolò faceva ridere la cosa io lo guardavo e gli dicevo "Ma che c... ridi?'" aveva confessato a Dazn Kean (che già in Under-19 due anni prima era stato escluso per aver sputato, assieme a Scamacca, ad alcuni passanti nel ritiro azzurro). Un episodio che li costrinse a rinunciare anche alla Nazionale maggiore e che era stato solo la punta dell'iceberg di tanti altri accadimenti poco piacevoli.

A cinque anni (esatti) di distanza da quella sonora lavata di capo, che da "teste calde" li ha pian piano trasformati in "bravi ragazzi", ecco che Kean e Zaniolo vanno in cerca di riscatto, il primo dopo un'annata avara di reti (0 in venti gare), il secondo dopo alcune esperienze all'estero dalle fortune alterne. E magari, il riscatto, lo troveranno proprio a Firenze e - per la prima volta in un club - per giunta insieme visto che Palladino è pronto ad accoglierli e ad "ammetterli" in quel circolo di amore e di affetto che dovrà fare la differenza per essere l'arma in più dei viola per la prossima stagione. Sperando che l'altro circolo - quello delle bravate - sia ormai un lontano ricordo.