Femminile: Il ricordo di Papa Francesco ed il suo immenso sostegno allo sport in rosa. Fiorentina in Champions, speranze minime

Sarà un lunedì dell’Angelo difficile da dimenticare per tutto il mondo. La notizia della scomparsa di Papa Francesco ha preso il sopravvento su tutte le altre questioni. Anche il mondo del calcio ha voluto mostrare il proprio rispetto nei riguardi del Pontefice sospendendo la giornata di campionato in corso e interrompendo tutte le attività sportive dal professionismo fino alle amatoriali passando per il dilettantismo. Il mondo si è fermato per piangere la scomparsa di Jorge Mario Bergoglio che nel lontano 2013 il Conclave elesse a vicario di Cristo. Fortuna (si fa per dire) che l’intera giornata di Serie A Femminile era stata disputata nella giornata di sabato che ha visto tra l’altro assegnare i primi verdetti per il prossimo anno. Con la Juventus matematicamente campione d’Italia hanno festeggiato anche le ragazze dell’Inter Women che disputeranno per la prima volta nella loro storia la Uefa Women’s Champions League. La Fiorentina non è ancora del tutto fuori dai giochi per il terzo posto ma le speranze sono al lumicino e dopo lo vedremo. Ancora, dal torneo cadetto, si affacceranno il prossimo anno anche Parma e Ternana che diventeranno rispettivamente l’undicesima e la dodicesima partecipante alla prossima Serie A Femminile. Restano ancora un paio di verdetti da assegnare e la prossima settimana potrebbe essere decisiva in tal senso.
Tornando al Santo Padre, è doveroso ricordare come sia stato un personaggio fondamentale per il rispetto dei diritti delle donne e dei più bisognosi. Sebbene non si sia mai esposto in prima persona nei confronti del calcio femminile, è stato lo stesso Pontefice a pretendere nel 2019 che il Vaticano avesse una propria nazionale femminile. Cosa che è effettivamente avvenuta. Nel corso delle sue molteplici iniziative nello spazio dell’aula Paolo VI in Vaticano, Francesco ha promosso incontri per sottolineare l’importanza dello sport: strumento attraverso il quale ognuno combatte la buona battaglia a favore degli emarginati e a sostegno dei diritti, della parità di genere e di libertà. Diversi anni fa, nel corso di una delle sue audizioni, l’erede al soglio di San Pietro ha diffuso il suo messaggio di speranza alla presenza dell’ex calciatrice della Nazionale Carolina Morace (oggi eurodeputata del Movimento Cinque Stelle) e alla centrocampista tutt’ora in forza alla Lazio Eleonora Goldoni, oltre ovviamente ad altre esponenti del mondo dello sport al femminile. Gli eventi da lui organizzati in congiunzione ai suoi messaggi di pace e di giustizia per il mondo intero hanno disegnato l’immagine di un Papa fortemente vicino al mondo sportivo opponendosi con tutte le forze ad un’ideologia maschilista e predominante nei confronti del gentil sesso. Le sue parole e la sua eredità necessitano di essere prese in considerazione in questo momento storico molto complicato, specialmente dopo i recenti episodi di aggressione nei confronti del mondo arbitrale – non solo maschile ma anche femminile – con l’utilizzo purtroppo di parole impronunciabili o anche per mezzo di aggressioni fisiche sfociate in una violenza senza eguali. Il mondo del calcio femminile – ma ci teniamo a dire che lo sport tutto in generale – ha perso un pastore buono e fondamentale non facile da rimpiazzare.
Tornando ad argomenti calcistici, dicevamo di come non sia ancora finita del tutto la corsa alla Champions della Fiorentina Femminile. Siamo onesti, la Viola è molto lontana dal terzo posto e le possibilità di rimontare la Roma in classifica è sempre più difficile. Certo la sconfitta giallorossa all’Arena Civica di Milano per mano dell’Inter regala un sussulto importante alla Fiorentina che ha ancora un’ultima chance di giocarsi il tutto per tutto. Tra una settimana arriva al Viola Park la Juventus ormai ufficialmente campione d’Italia. Un eventuale passo falso delle bianconere – con la Roma ferma per il turno di riposo – potrebbe rimettere tutto clamorosamente di nuovo in gioco. E se le cose andassero per il verso giusto si potrebbe arrivare allo scontro finale al Viola Park contro le capitoline che potrebbe decidere la sorte dell’ultimo posto disponibile per l’Europa. Ma molto dipenderà anche da come la Fiorentina affronterà questa rincorsa finale. Scendere in campo con lo stesso atteggiamento della partita persa contro il Milan al Vismara nel turno precedente chiuderà il discorso nell’immediato. La sorte della squadra gigliata passa tra le mani del tecnico Sebastian De La Fuente che dovrà essere bravo a invogliare le sue calciatrici ad affrontare nel migliore dei modi questo rush finale. Lui che è nato e cresciuto in quella stessa Argentina dalla quale proveniva anche Papa Francesco che, per il tecnico gigliato, è stato una guida e un esempio straordinario così come per milioni di argentini (e miliardi di fedeli) in tutto il mondo.
Si è chiusa intanto la stagione per la Primavera Femminile. L’ultimo atto vedeva la squadra viola impegnata in casa del Verona. Con i giochi ormai decisi per quanto concerne le finali scudetto – con la Fiorentina fuori dalla rassegna per soli due punti -, l’under 19 gigliata non aveva nulla da perdere. In terra scaligera le giovani viola chiudono il campionato nel migliori dei modi vincendo 1-3 con le reti che sono state siglate da Andreoni (doppietta) e da Giulia Ciabini, una delle ragazze più promettenti di questo gruppo al pari di Siria Mailia, Sofia Di Benedetto, Giulia Baccaro e altre. Pianticelle che la Fiorentina dovrà ora gestire per il futuro. Alcune di loro, a causa dei limiti di età, potrebbero essere girate in prestito per accumulare minutaggio ed esperienza altrove. Ma la Fiorentina negli ultimi anni ha proposto troppe poche ragazze in pianta stabile in prima squadra provenienti dal proprio settore giovanile. La società deve trovare una filosofia simile a quella che sta usando attualmente il Milan che si ritrova tra le proprie fila un gruppo di giovani ragazze dal sicuro avvenire e ormai imprescindibili per la coach Suzanne Bakker. Le stesse che, pochi giorni fa, sono costate una sonora goleada alla prima squadra viola. La speranza è che in questo gruppo ci possano essere ragazze che possano fare la fortuna della Fiorentina Femminile e dell’intero calcio in rosa. Ecco perché il settore giovanile anche nel femminile diventa fondamentale da saper gestire.
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