IACHINI, SERVE GARA PERFETTA. AMRABAT NON FA VINCERE LE PARTITE. E SUL MIO FUTURO...

10.04.2021 14:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: a cura di Andrea Giannattasio
IACHINI, SERVE GARA PERFETTA. AMRABAT NON FA VINCERE LE PARTITE. E SUL MIO FUTURO...

Vigilia di Fiorentina-Atalanta, sfida valida per la trentesima giornata di campionato. Il tecnico viola, Beppe Iachini, ha preso la parola per la consueta conferenza pre-gara. Ecco le sue parole:

Su come fare la partita perfetta con l'Atalanta: "Servirà organizzazione, attenzione, abilità nell'occupare gli spazi in modo giusto per 90'. Affrontiamo una squadra che lavora insieme da anni, che ha il miglior attacco del campionato e dunque non sarà facile. L'Atalanta ha qualità in chi parte dal 1' e in chi subentra. Basterà sbagliare di un metro o far calare l'attenzione in un solo episodio per perdere la partita. Certo, dovremo provare ad essere pericolosi anche noi: dovremo saperci muovere bene in entrambe le fasi".

Se ha votato Gasperini nella panchina d'oro: "Sì, perché per il lavoro svolto in questi anni se lo è meritato. L'ho fatto per premiare sia l'allenatore che il lavoro di squadra, società e ambiente".

Su cosa toglierebbe all'Atalanta: "E' una squadra completa in tutti i reparti, ha consapevolezza e gioca a memoria da anni. Tutta la squadra ha qualità sia nei giocatori titolari che nelle riserve. Noi dovremo fare una partita importante, rispettiamo gli avversari ma dovremo pensare a noi".

Sull'assenza di Ribery: "Il rosso di Franck è stato un infortunio di gioco: lui voleva solo proteggere la palla ma casualmente il suo piede è finito sulla gamba dell'avversario. Siamo dispiaciuti della sua assenza ma sono certo che tutti i ragazzi faranno una grande partita. In questo momento tutti i ragazzi mi stanno dando garanzie in allenamento. Vedremo nelle prossime due sedute con chi partire".

Su come sta Amrabat e sul ruolo che può avere: "Forse abbiamo avuto troppe aspettative su di lui, lui ha temperamento e lotta ma è un giocatore che si porta dietro il fatto di essere stato pagato tanto. Lui non è il calciatore che fa vincere le partite. Sofyan non ha potuto fare la preparazione con noi e forse ha pagato questo, poi non so dire cosa sia successo. Da quando sono rientrato ho saputo che aveva avuto un problema ma ora è in condizione di giocare".

Sulla presenza di Commisso a Firenze: "Il presidente è sempre importante che sia con noi, è importante per i tifosi e l'ambiente. E' una presenza che dà fiducia e spirito a tutti. Sono contento di poterlo rivedere, il rapporto di stima nonostante tutto con lui c'è sempre stato. Mi ha sempre riconosciuto il lavoro che ho fatto".

Sulla fase difensiva: "Abbiamo ripreso in mano alcuni tipi di discorsi, a livello tattico e organizzativo. C'è stato da lavorare un po' su alcuni aspetti, nel corso della gara ci sono state cose positive. Pur essendo in 10 non abbiamo concesso nulla. Noi dobbiamo ritrovare solidità e atteggiamento compatto. Le salvezze si costruiscono così, senza ovviamente tralasciare la fase offensiva".

Sul cluster della Nazionale e i giorni passati da Biraghi e Castrovilli: "E' strano che un focolaio così grande si sia generato proprio in Nazionale, visto che tutti sono molto controllati... qualche apprensione in più c'è stata per Biraghi perché Castro era già stato contagiato come tanti di noi. Cristiano si è sempre spogliato altrove, non ha partecipato alle riunioni di squadra. Lo staff medico ha avuto grande attenzione e per fortuna questa sera finirà la bolla".

Su Malcuit: "Ha avuto un problema nelle ultime settimane, dovrebbe essere a disposizione. Ha grande fisicità e margini di crescita a livello di prestazioni. Sono certo che nel tempo potrà darci una mano, lo vedo coinvolto. Domani dovrebbe essere tra i convocati, abbiamo bisogno di tutti in questo finale di stagione".

Sul suo futuro: "Quando sono arrivato, ho detto che non conta Beppe, Tizio o Caio. Conta solo la Fiorentina adesso. Dobbiamo vincere più partite possibili, per fare la gioia del presidente e dei tifosi. Adesso serve fare i punti per portare la barca in porto. Non giocheremo mai per il pareggio, quello che succederà alla fine lo vedremo".

Sul modulo dell'Atalanta con la difesa a tre o quattro: "Ci siamo preparati in tutti i modi, a seconda che i nostri avversari giochino in un modo o in un altro. L'interpretazione della partita sarà per noi molto simile, i ragazzi sanno cosa servirà mettere dentro la partita per lottare alla pari con un avversario molto forte".