SABIRI, Ha conquistato Italiano: è il nuovo "dieci"?
Nella caotica estate dei viola, con un mercato ancora in divenire e tanti punti interrogativi sui nuovi arrivati, una new-entry passata in sordina fino a qualche settimana fa si è ritagliata invece uno spazio da protagonista. Dati alla mano, Abdelhamid Sabiri è stato tra i giocatori più impiegati da Vincenzo Italiano ed il più prolifico (6 reti) nelle nove amichevoli che hanno composto il pre-campionato della Fiorentina. Una doppietta anche venerdì scorso, nel penultimo impegno non ufficiale dell'estate contro il Sestri Levante, in una gara dove il marocchino ha strappato applausi con giocate sublimi ed una punizione telecomandata (la seconda del suo pre-campionato) con cui ha fissato il punteggio sul 7-1.
A questo punto gli scettici - o i realisti - ci tengono a rispolverare fuori la massima del "calcio d'agosto", come di una specifica dimensione temporale che è fine a se stessa e non fa testo. Certo, il Sestri Levante col Genoa, primo avversario della stagione, condivide solo la regione ed i colori sociali, ma a molti tifosi e addetti ai lavori è bastato questo assaggio di calcio d'agosto per cambiare idea su un giocatore arrivato a Firenze dopo un'annata disastrosa con la Sampdoria, conclusa con una fuga in Germania in piena stagione dopo un soggiorno da separato in casa di qualche mese. Al di là degli avversari modesti e del contesto in cui lo abbiamo visto finora, Abdelhamid Sabiri -in assenza di Nicolas Gonzalez, ai box nell'ultima settimana - sembra ad oggi essere uno dei pochi in casa Fiorentina ad avere quella scintilla, quel guizzo sulla trequarti, capace di incendiare le azioni offensive.
A Vincenzo Italiano l'arduo compito di maneggiare un talento tanto cristallino quanto finora svalutato per la carriera finora avuta dal talento classe 1996 di Goulmima. L'avevamo lasciato a inizio marzo scorso, quando alla mezz'ora di una gara casalinga contro la Salernitana il suo ex allenatore Dejan Stankovic lo sostituì sottolineando ai giornalisti come i motivi di quella sostituzioni "andavano chiesti allo stesso Sabiri". Da lì il buio fino al trasferimento a Firenze. In viola l'inizio lascia ben sperare e l'impressione è che, per i problemi fisici che stanno avendo in questo momento Nico, Ikoné e Sottil, Sabiri possa essere a sorpresa uno dei punti fermi offensivi in queste prime gare. E col rischio di farsi prendere dalle suggestioni di mezza estate, c'è chi vedrebbe bene la dieci di Gaetano Castrovilli (che potrebbe essere riassegnato a causa del lungo stop a cui andrà incontro il centrocampista calabrese) sulle spalle di un giocatore che per sensibilità tecnica e colpi balistici potrebbe calzare alla perfezione quel numero.