STERILITÀ DI GIOCO E GONZALEZ: LA VIOLA E I GOL PERDUTI

02.09.2022 10:00 di  Ludovico Mauro  Twitter:    vedi letture
STERILITÀ DI GIOCO E GONZALEZ: LA VIOLA E I GOL PERDUTI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2022

Una Fiorentina opaca e decisamente poco pericolosa quella vista nel match della Dacia Arena con l’Udinese, perso per 1-0. La squadra di Italiano si è resa protagonista di una prestazione deludente, considerando ciò che si era visto appena tre giorni prima al Franchi col Napoli, mostrando sterilità in un possesso palla poco creativo e molto al rilento.  

Pochezza di gioco che si è ripercossa così sul risultato finale, portando i viola non solo alla sconfitta, ma addirittura a non calciare mai verso la porta difesa da Silvestri. Un attacco che ha patito sì la manovra lenta e macchinosa della squadra, ma che al tempo stesso ha perso quella frizzantezza che aveva mostrato nelle prime due partite stagionali.  

Con Cremonese e Twente (all’andata) infatti, la Fiorentina ha siglato in tutto ben 5 gol, portandosi però a ridosso della porta avversaria anche in ulteriori occasioni, arrivando alla conclusione o quanto meno al cross. Merito dei due numeri 9 viola, andati a segno una volta ciascuno, ma anche degli esterni d’attacco, spesso guizzanti nell’uno contro uno e abili nel mettere la palla dentro o ad andare al tiro. In grande spolvero si era messo Riccardo Sottil, che nelle ultime gare è sembrato essere un po’ meno esplosivo, ma c’è anche da dire che dopo le prime due sfide stagionali non è sempre partito titolare e dunque non ha avuto il massimo minutaggio usufruibile.  

Eppure la Fiorentina continua ad avere seri problemi con la rete avversaria, visto che non la trova da addirittura 4 partite. Problemi che dovrà risolvere Vincenzo Italiano, ma che sicuramente passano anche dall’assenza prolungata di Nicolas Gonzalez

Quello che è stato il giocatore più costoso nella storia viola, non mette piede in campo dalla gara di ritorno contro il Twente, quando subentrò nell’ultimo spezzone di gara e comunque mise in porta prima Ikoné e poi Jovic, servendo a entrambi un possibile match point qualificazione. Mentre in precedenza, nell’unica gara in cui è partito dall’inizio, quella d’andata sempre con gli olandesi, ci ha messo appena 1 minuto a sbloccare la sfida, continuando poi una prestazione votata all’attacco che ha impensierito anche altre volte la difesa ospite. 

Dal ritorno di Conference League non si è più visto, per via di un problema all’anca che si porta dietro dalla preparazione. L'anno scorso era stato lui il capocannoniere viola a fine campionato con 7 gol (escluso Vlahovic), mentre quest’anno (come appena detto), nell’unica gara disputata da titolare è andato a segno, mentre in Olanda ha sfornato due possibili assist in appena 20 minuti di gioco. Non presente nelle ultime due partite viola, dove si sono continuate a vedere le difficoltà nel segnare ma anche nell’assistere la punta, viene spontaneo chiedersi: che sia la sua assenza una grossa percentuale del problema del gol che affligge la Fiorentina?