TALENTO AL... 100%: BOVE, UNA GARA DA SOGNO E UN RISCATTO CHE SEMBRA GIÀ UNA FORMALITÀ

28.10.2024 13:00 di  Andrea Giannattasio   vedi letture
TALENTO AL... 100%: BOVE, UNA GARA DA SOGNO E UN RISCATTO CHE SEMBRA GIÀ UNA FORMALITÀ
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

100%. Anzi no, meglio scriverlo per esteso: cento per cento. È questo il dato legato al rapporto tra i passaggi tentati e quelli riusciti da parte di Edoardo Bove nella sfida di ieri sera contro la Roma. Sui 27 palloni che il classe 2002 ha toccato ieri, il biondo di Appio Latino non ne ha sbagliato nemmeno uno. Nemmeno mezzo. Nemmeno un decimo. Anche e soprattutto per questo motivo tanto la Lega quanto la critica e i tifosi hanno eletto l’ex giallorosso come MVP della sfida di ieri, un match che Bove ha impreziosito anche con la rete del momentaneo 4-1, l’assist per il gol del 3-1 di Kean e, andando ancor più a ritroso, il rigore guadagnato al 17’ che poi Beltran ha trasformato (volendo, il numero 4 ha messo lo zampino anche in occasione del contropiede che al 9’ ha rotto gli equilibri della partita).

ALTRO CHE "CANE MALATO" - Una prova straordinaria quella di Bove, che al cospetto della sua ex squadra e del suo agente Diego Tavano (che in estate, dopo la bocciatura della Roma per il suo assistito, ha spinto tanto per garantire una exit strategy di livello per giocatore, favorendone così l’approdo alla Fiorentina) ha dimostrato ancora di più di poter essere un valore aggiunto per la squadra viola. E che quel soprannome - bizzarro quanto limitante - che gli aveva affibbiato un paio di anni fa José Mourinho (“Cane malato”) è solo un pallido ricordo: Bove è un levriero. Un cane di razza pregiatissima che sa dare tanto quantità quanto qualità alla manovra della formazione di Palladino, che infatti da quando il classe 2002 è approdato a Firenze ha giocato sempre titolare eccezion fatta per la primissima partita contro il Monza (dove ha disputato gli ultimi 33’) e quella con i New Saints (dove è rimasto in panchina 90’).

STRADA TRACCIATA - Di questo passo, il riscatto di Bove sarà una pura formalità. Con buona pace di quanti, nella Capitale, lo rimpiangono già. A maggior ragione dopo la strepitosa prova di ieri. La formula con cui il centrocampista è approdato in riva all’Arno è infatti il prestito oneroso (da 1,5 milioni) con diritto di riscatto fissato a 10,5 che si tramuterà in obbligo non appena il calciatore giocherà per almeno 45’ il 60% di partite stagionali della Fiorentina. Essendo al momento attorno al 90%, è logico pensare che attorno all’acquisizione a titolo definitivo del talento di scuola giallorossa non vi siano più dubbi: la strada è tracciata. La domanda, semmai, sorge spontanea su un altro aspetto: Spalletti avrà preso nota?