ROBY, PEPITO, E LA NIGERIA...
La Nigeria per ricominciare. Il 5 luglio 1994, data degli ottavi del mondiale USA, Roby Baggio scelse i fortissimi africani per dare un segno, lanciare un avvertimento: io sono ancora qui, e per vincere il mondiale dovrete fare i conti con me. A distanza di 9 anni Pepito Rossi "casca" ancora contro i soliti africani per dire: io sono tornato, e per vincere il mondiale dovrete fare i conti con me. Roby e Pepito, accomunati da gloriosi trascorsi viola, associati da Giancarlo Antognoni ("si somigliano tecnicamente - ha chiosato il capitano - entrambi sono giocatori decisivi"). In più uniti dal medesimo destino: gravi infortuni, grande voglia di risalire, grandissime proprietà balistiche, il solito avversario per riemergere, per rialzare la testa. Certo, il contesto è un pò diverso: allora si giocavano i mondiali, Roby Baggio aveva sbagliato le prime tre partite, era in "guerra" con se stesso e con Arrigo Sacchi. Fino all'89' di Italia-Nigeria, quando un destro millimetrico si infila (dopo essere passato tra innumerevoli gambe avversarie) all'angolino basso per l'1-1 nei tempi regolamentari. Pochi minuti dopo il rigore della vittoria, un palo-rete mozzafiato, il respiro che si ferma e poi riparte. Pepito invece no, i mondiali li giocherà solo tra qualche mese. Prandelli lo ha già promosso accanto a Balotelli, Prandelli che lo adora, lo coccola, lo accarezza. A differenza di quanto faceva Sacchi con Roby. Pepito ha giocato la sua ultima partita in nazionale circa due anni fa, poi l'ennesimo infortunio, la Fiorentina, lo splendido inizio di stagione. Adesso, come per Roby, il mondo aspetta di applaudire un campione, ancora un signor Rossi capace di strabiliare il mondo. Guarda caso proprio in Brasile. E chissà, magari contro lo stesso Brasile (ricordate la tripletta di Pablito Rossi a Spagna '82? Guarda caso...)
PASQUAL, L'ULTIMA OCCASIONE - Non solo Pepito. Toccherà anche a Manuel Pasqual giocarsi l'ultima occasione, l'ultimo treno per Brasile 2014. Siamo sinceri, pensavamo che dopo l'ultima prova (invero opaca) contro l'Armenia, Prandelli lo avesse depennato senz'appello. Lui ed Aquilani. E invece... Però attenzione: Manuel, dopo l'infortunio contro la Repubblica Ceca del 10 settembre 2013 (taglio sulla fronte, ne porta ancora la cicatrice), non è più tornato ai suoi livelli, quelli che gli erano valsi l'insperata convocazione dopo 7 anni di nulla. Anche in maglia viola, buone prestazioni certo... ahimè ordinarie, senza il guizzo necessario. Stasera a Londra è l'occasione decisiva, per portarsi a casa il premio che gli spetta. Ed anche per il capitano rievochiamo la partita con la Nigeria di Boston '94: allora uno dei migliori in campo fu Antonio Benarrivo, terzino sinistro del Parma di Ancelotti. Fu proprio Benarrivo a procurarsi il rigore decisivo al 102', quello del 2-1 trasformato poi da Roby Baggio. Pasqual come Benarrivo? Noi ce l'abbiamo messa tutta, ora tocca solo a lui...