BOVE, Non sottovalutiamo il TNS: in Europa ritmo diverso
Alla vigilia del match di Conference League tra Fiorentina e The New Saints, ha preso la parola al "Wind3 Media Center" del Viola Park, il centrocampista dei viola Edoardo Bove. Queste le sue parole.
Perché dopo otto partite la Fiorentina sta ancora faticando?
"Non penso sia una questione di scossa. Quando scendiamo in campo abbiamo lo stesso atteggiamento. Siamo rimasti attaccati ad ogni partita con il massimo impegno. Un percorso fatto di tanti giocatori nuovi ha bisogno di tempo ma d'altro canto sappiamo che in Europa non c'è possibilità di sbagliare tanto. Sappiamo l'importana della gara di domani, che sarà un test utile per rodare ciò che stiamo applicando in allenamento".
Vi siete parlati in questi giorni dopo le parole di Kouamé?
"Le parole di Christian penso siano state travisate. Lui intendeva che in quello che stiamo creando, sul giocare insieme e mettere in pratica certi meccanismi. I nuovi hanno voglia di mettersi in mostra ed è positivo se tanti ragazzi vogliono prendersi le proprie responsabilità. Poi sta a noi, che siamo tutti ragazzi diversi, mettere in pratica ciò che il mister ci chiede. Noi stiamo benissimo insieme".
Cosa pensa di questa nuova formula della Conference?
"Questa nuova formula delle comperizioni europee porta i giocatori ad approcciarsi ad ogni partita con la massima importanza. Abbiamo visto che anche la differenza reti è importante e non sono più partite che puoi gestire. Mi piace come tipo di idea".
Come avete studiato il The New Saints?
"Con la Roma perdemmo 6-1 contro il Bodo/Glimt, a testimonianza di come questa competizione sia un po' sottovalutata. Giocare in certi campi non è scontato. La Conference ti mette a confronto con realtà che non vivi e quando si va in trasferta le squadre hanno spesso un ritmo differente. Domani ci possono essere difficiotà se l'affrontiamo in modo sbagliato".
Che sensazione le da rigiocare una competizione che ha già vinto?
"La Conference vinta a Roma è uno dei ricordi più belli che ho. Ero giovane e non l'ho vissuta da protagonista, per questo adesso la situazione è differente. Arrivare in fondo alle competizioni europee porta un clima diverso rispetto al campionato. Ultimamente il calcio italiano arriva sempre fino alla fine nelle varie competizioni, questo ci deve inorgoglire".
Cosa l'ha colpita maggiormente di questo primo mese a Firenze?
"ho avuto un po' di difficoltà con la casa (ride, ndr). No, al di là di questo mi sto trovando benissimo. Non pensavo di trovare un ambniente così accogliente. È stata una scelta importante e la gentilezza che ho trovato nelle persone mi ha fatto molto piacere".