Champions non è più una parolaccia. Fiorentina, una vittoria cambia la prospettiva
È stato uno dei temi emersi dal post-partita della meravigliosa vittoria contro l'Inter: parlare di Champions League, in casa Fiorentina, si può. Dopo anni in cui l'obiettivo dichiarato dalla società e dai giocatori viola era solo quello di migliorare la stagione precedente, nella pancia del Franchi Palladino e i suoi giocatori hanno iniziato a sognare in grande. Ci ha pensato Dodo a parlarne liberamente nell'immediato dopo-gara, seguito dal suo allenatore che da buon gestore ha smorzato un po' i toni apprezzando però la volontà di alzare l'asticella. “Il nostro obiettivo deve essere il lavoro quotidiano", ha provato a chiosare Palladino, riuscendoci però solo in parte in una piazza che si sa, è capace di accendersi in un secondo così come di deprimersi tantissimo di fronte ai risultati negativi.
L'incredibile scalata della Fiorentina
L'andamento in questo campionato della Fiorentina ricorda un po' le montagne russe. Tre pareggi e una sconfitta nelle prime quattro partite della stagione, poi la vittoria con la Lazio, il pari con l'Empoli e le otto vittorie consecutive. Fino al blackout iniziato con il problema di Bove e soprattutto con la sconfitta di Bologna che ha aperto una voragine difficile da chiudere. Ci è riuscita, la squadra di Palladino, di nuovo contro la Lazio ormai due settimane fa, strappando 3 punti a una diretta concorrente con una prestazione coriacea. Ora dopo Genoa e Inter sono tre le vittorie consecutive, per un ruolino di marcia che è tornato super, tanto che la Juventus dei faraonici investimenti estivi è sotto di due punti. Il cammino è molto lungo, questo è chiaro, ma il segnale che ieri sera la Fiorentina ha dato al campionato è di quelli che possono dare un senso diverso alle stagioni.
L'obiettivo resta l'Europa League
È chiaro che parlare di Champions League non significa considerare un fallimento qualsiasi risultato che non contempli arrivare tra le prime quattro posizioni in Serie A, ma già essere lì, a lottare per le posizioni che contano, a metà febbraio, è una soddisfazione che né Palladino né i dirigenti viola si aspettavano e lo ha detto lo stesso tecnico qualche settimana fa ("Siamo dove ci aspettavamo di essere", disse il tecnico viola quando la Fiorentina stava colando a picco). Lunedì c'è di nuovo l'Inter e l'ostacolo è forse più difficile da superare rispetto alla partita del Franchi, ma il guanto di sfida al campionato è lanciato: per l'Europa che conta, ci sono anche i viola.
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