Pioli su Astori: "Impossibile dimenticare il 4 marzo. Porto dentro il suo sorriso e la sua positività: aveva soluzione per tutto"

Pioli su Astori: "Impossibile dimenticare il 4 marzo. Porto dentro il suo sorriso e la sua positività: aveva soluzione per tutto"FirenzeViola.it
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di Redazione FV

Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina il 4 marzo di 7 anni fa quando è scomparso Davide Astori è intervenuto a SkySport per ricordare il capitano viola: "Impossibile dimenticare il 4 marzo come è impossibile non avere ricordi positivi su quello che era Davide, sul suo sorriso, la passione, la positività, un ragazzo fantastico con il quale ho avuto la fortuna di condividere un momento importante e ha lasciato un segno in tutti noi. Il tatuaggio? Davide è dentro di me non solo per questo simbolo, ho subito capito che era un grande capitano e una persona incredibile con cui confrontarsi anche in maniera convinta e diretta ma leale. E tutti insieme portiamo avanti i suoi valori, il suo entusiasmo contagioso, Anche stanotte ci siamo sentiti con tanti altri ex suoi compagni.

Perché scelse lui capitano?
"C'erano due personalità molto spiccate, Davide e Milan Badelj. Dopo aver parlato con loro, ho scelto lui perché conosceva bene tutte le situazioni, affrontava tutto con determinazione, serenità e cultura di spessore che ti permette di trovare soluzioni alle difficoltà di un gruppo di persone. Per me è stata subito immediata la sensazione di aver trovato un capitano vero, responsabile, presente e sorridente"

Cosa si porta dentro di più?
"Il suo sorriso accompagnato alla determinazione. I giocatori dovevano passare davanti al mio ufficio al centro sportivo, lui era sempre positivo e sorridente e fiducioso anche quando le cose non andavano bene e mi diceva "Vedrà mister che parlo con quello e quell'altro e si aggiusta tutto". Anche dopo le sconfitte trasmetteva positività e senso di responsabilità nei confronti di tutti"

Firenze legata a lei anche per come ha gestito quel momento?
"
E' stato complicato perché vissuta una situazione inimmaginabile ma ci siamo fatti forza l'uno con l'altro provando a portare avanti i suoi esempi. Ma non è stato merito mio perché avevo un gruppo, uno staff, un team manager, una dirigenza e ad una tifoseria fantastici. Non trovare Davide al centro sportivo è stato un grande dolore".