Al Franchi arriva una squadra arrabbiata, non ha dimenticato lo 0-6 dell’andata. Occhio a Krstovic che a Firenze ha segnato il suo primo gol in Serie A

Al Franchi arriva una squadra arrabbiata, non ha dimenticato lo 0-6 dell’andata. Occhio a Krstovic che a Firenze ha segnato il suo primo gol in Serie AFirenzeViola.it
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Alberto Polverosi

Arriverà a Firenze la squadra più arrabbiata di tutta la Serie A. Il Lecce è imbufalito, incavolato nero, per due motivi. Il primo: non ha dimenticato l’umiliazione dei sei gol presi davanti alla sua gente dalla Fiorentina, in panchina c’era ancora Gotti, ma non sono pochi i giocatori che scenderanno in campo a Firenze responsabili di quella terribile sconfitta, impossibile da dimenticare, con la voglia di prendersi la rivincita. Il secondo: venerdì scorso i salentini hanno perso in casa contro l’Udinese per un rigore che non c’era (come è stato ammesso dai vertici arbitrali), un rigore che Giampaolo ha definito “da arresto”. E aveva ragione.

La forza emotiva che preoccupa la Fiorentina
E’ soprattutto questa forza emotiva dei pugliesi che deve preoccupare la sfilacciata, anonima e balbettante Fiorentina di questi tempi. Il Lecce arriverà carico a pallettoni, l’ultima Fiorentina era vuota come un uovo bevuto: o i viola cambiano testa, oppure sarà dura anche contro il Lecce. Sul piano tecnico la differenza è netta, ovviamente a favore della Fiorentina. Il Lecce ha perso a gennaio il suo miglior giocatore, il danese Dorgu, ceduto al Manchester United. Non poteva fare altrimenti, è stata una delle grandi plusvalenze di Pantaleo Corvino, che nell’ultimo mercato ha cercato di riempire quel vuoto con giocatori da lui scoperti all’estero. Oggi è una squadra che ha ancora qualche difficoltà anche se tiene bene il campo, non gioca male, il problema è che segna pochissimo. Ha in assoluto il peggior attacco della Serie A (appena 18 gol segnati: il Parma, che ha due punti meno, è a quota 32), è l’unica squadra che a febbraio non ha fatto nemmeno un gol e sono tre partite di fila ormai (0-0 col Bologna, 0-0 a Monza, 0-1 con l’Udinese, sconfitta che proprio non ci stava). Questo dato però deve paradossalmente preoccupare i viola: a Verona hanno giocato contro la peggior difesa del campionato (54 gol subiti dalla squadra di Zanetti) e sono stati capaci non solo di non segnare, ma nel secondo tempo non sono riusciti nemmeno a tirare in porta. Quindi, attenzione anche al peggior attacco del campionato...

Il cambio di marcia di Giampaolo
Giampaolo ha invertito la rotta, vincendo subito a Venezia e pareggiando in casa con la Juventus. Ha migliorato la media-punti del suo predecessore Gotti, dopo aver perso all’Olimpico contro la Roma ha vinto a Monza e poco dopo ha battuto anche l’Empoli al Castellani. Nelle ultime sei partite ha un po’ rallentato mettendo insieme solo 5 punti, ma vincendo un altro scontro diretto a Parma. Alla 12a giornata, quando è stato assunto il nuovo allenatore, il Lecce era terz’ultimo con 9 punti (media punti 0,75), adesso è 15° con 25 punti con una media di 1,06 ogni 90 minuti. E’ una squadra che attacca forte e bene con Gallo sulla sinistra, uno dei migliori terzini italiani di quella fascia, ha buona qualità con i due esterni Karlsson e Morente (Giampaolo ha anticipato l'assenza di Pierotti), mentre i sette gol di Krstovic (l’anno scorso, alla stessa giornata, ne aveva segnati due di meno) creano di sicuro qualche pensiero alla difesa di casa, fosse solo per il precedente: il primo gol in Serie A del centravanti montenegrino è arrivato proprio al Franchi, il 27 agosto 2023 (2-2 il risultato finale).

Rilancio obbligatorio
Come a Verona, anche stavolta è la Fiorentina chiamata a dare un segnale di vita calcistica per frenare una brutta involuzione sia sul piano tecnico che su quello dei risultati. Nelle prime 17 partite di questo campionato, la squadra di Palladino aveva raggiunto una media di 1,88 punti, incassando meno di un gol (0,9 per l’esattezza) ogni 90 minuti; dall’inizio del 2025, la media punti è scesa (possiamo dire crollata se si pensa allo spessore tecnico della squadra e ora anche dell’organico e alle ambizioni europee) fino a 1,11 punti a partita mentre la media dei gol subiti è salita a 1,4. Obbligatorio il rilancio dopo tre sconfitte di fila.