BERNI A RFV, Kouame a Genova, una spinta in più

31.10.2024 16:02 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BERNI A RFV, Kouame a Genova, una spinta in più
FirenzeViola.it

L'ex calciatore della Fiorentina Fabrizio Berni è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Palla al Centro" poche ore prima del match tra Genoa e Fiorentina. Queste le sue parole:

Lo Stadio di Marassi ha una tifoseria calda?
"A Genova c'è una tifoseria che trascina la squadra nei momenti migliori, nei momenti peggiori può essere un fattore negativo per i giocatori del Genoa. Genova vive di ricordi dei campionati vinti e quindi questa situazione di classifica non aiuta. Questa può essere un'ottima occasione per la Fiorentina per proseguire con la striscia di vittorie".

L'assenza di Kean quanto può pesare per la Viola?
"È una mancanza importante perché il ragazzo a Firenze si sta rivelando un gran giocatore. Se è in fiducia sente la simpatia di tutto il pubblico, per cui è una mancanza importante. La Fiorentina se vuole sperare di raggiungere obiettivi importanti bisognerà che si abitui, visti gli impegni, ad avere qualche mancanza. Non ci si deve strappare i capelli per le assenze perché la Fiorentina è diventata una squadra".

Kouame può essere avvantaggiato dal fatto di aver già giocato in quello stadio?
"Non conosco il ragazzo, ma ha orgoglio e carattere. Ripresentarsi in uno stadio che ci ha visto protagonisti è sempre una spinta in più di voler dimostrare che siamo bravi come ci avevano visti, o voler dimostrare che non eravamo così scarsi. Personalmente, ho fatto delle grandi prestazioni contro le ex per questo motivo".

In difesa la Viola è sempre più dipendente da Comuzzo, ma oggi potrebbe giocare Quarta:
"Comuzzo è un ragazzo di grande qualità che si sta affermando, è un difensore di vecchio stampo e ciò non è assolutamente un limite. Su Quarta ho molta considerazione, riconosco che ha qualche amnesia ma ha tante altre doti che non vanno sottovalutate. Piangere sulla mancanza di Commuzzo sarebbe sbagliato perché caricheremmo di responsabilità un giovane che ha bisogno di affermarsi"

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