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Il mental coach Tavoletti: "Gestione emotiva e comunicazione due aspetti fondamentali negli allenatori"

Il mental coach Tavoletti: "Gestione emotiva e comunicazione due aspetti fondamentali negli allenatori"FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 18:36Radio FirenzeViola
di Luciana Magistrato

Il mental coach Stefano Tavoletti è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione 'Scanner' a cura di Giulio Dini per spiegare gli aspetti psicologici che riguardano la professione dell'allenatore: "L'allenatore influenza tantissimo l'atleta e spesso nelle nostre conversazioni il 70% mi racconta quello che fa e dice l'allenatore. Ovviamente il mio lavoro è sull'atleta quindi dico loro di spostare il focus su altre cose,ma loro fanno molta molta  attenzione all'allenatore, soprattutto alla coerenza dell'allenatore tra quello che dice e quello che fa. Ho avuto giocatori che erano influenzati tantissimo da questo".

Nello scegliere un allenatore, tema della trasmissione, è anche il rapporto che ha con i calciatori, al di là dell'aspetto tecnico: "E' difficile esaminare gli allenatori, sono i primi a non sapersi gestire emotivamente. L'allenatore è un essere umano come qualsiasi giocatore e come tale può perdere la bussola e per questo sarebbe importante avere una figura professionale all'interno dello staff. Perché il giocatore ti scruta già da quando entri nello spogliatoio".

L'allenatore fa fatica spesso ad avere però tale figura nello staff ma avrebbe bisogno di aprirsi: "Io ho lavorato con molti, all'inizio lo trovano bello ma poi subentra magari l'ego o la paura di perdere la leadership e sente il bisogno di farle lui certe cose. Spesso si sente un allenatore che arriva e dice "Lavorerò sulla testa dei giocatori" ma lui spesso non ne ha le competenze per farlo perché è il primo a non lavorare su di sé. L'anno scorso la Fiorentina aveva un allenatore che perdeva facilmente la bussola e spesso rischi di dare ansia ai giocatori. Quando un giocatore vede l'allenatore che sbraita e si gira verso il pubblico mette in crisi i giocatori che invece hanno bisogno di calma. Purtroppo spesso non sanno gestirsi perché perdono loro stessi la rotta. Affrontare l'aspetto mentale nei corsi del settore tecnico? Esattamente perché se l'allenatore è il primo che va in crisi come fa a trasmettere serenità? I giocatori fanno molta attenzione a quando i tecnici dicono "io faccio giocare chi si allena meglio e chi si comporta meglio" e poi incoerentemente succede il contrario e così il giocatore perde fiducia e lì ti timbra. E' anche una questione di comunicazione, perché magari basi di psicologia ci sono, ma il timbro della voce e l'atteggiamento e come comunicare le cose sarebbe basilare perché spesso si sabotano con le loro mani perché molti ci devono lavorare e non ce l'ha naturale. Vedi Italiano quando il Bologna ha vinto con la Fiorentina, lì ha evidenziato di non essersi saputo controllare"

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