PIN A RFV, La Fiorentina deve trovare una nuova identità

03.01.2025 19:05 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
PIN A RFV, La Fiorentina deve trovare una nuova identità
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© foto di Federico De Luca

Nel pomeriggio di Radio FirenzeViola spazio a Celeste Pin. L'ex difensore della Fiorentina ha presentato così la sfida contro il Napoli, in programma domani alle 18: "Il Napoli è una squadra in salute, con un organico valido e un allenatore ambizioso. E in questo momento la Fiorentina deve trovare una nuova identità, oppure trovare il calciatore che può sostituire Bove. Lui rappresentava la perfezione, nel senso che faceva al meglio la fase offensiva e quella difensiva. Questo è un gruppo coeso che ha risposto bene a quanto successo, adesso la società deve essere brava a trovare risposte sul mercato".

Pablo Marí può fare al caso della Fiorentina?
"Non vedo la necessità di prenderlo. Ha più di trent'anni e non mi sembra possa far fare il salto di qualità. In questa Fiorentina vedrei bene un esterno di qualità".

Comuzzo-Ranieri può essere una coppia di centrali da grandi obiettivi per la Fiorentina?
"Il campo lo dimostra, questi ragazzi si sono dimostrati più che affidabili. I cognomi e i palmares valgono fino a un certo punto, poi ci sono i risultati. L'inserimento di uno-due giocatori non deve togliere l'equilibrio trovato in questi mesi".

Come commenta l'addio di Lucas Martinez Quarta?
"Ho sempre avuto tanta considerazione di lui, però delle volte si è dimostrato troppo spavaldo. Non mi straccio le vesti per la sua partenza. Si è perso tante volte in situazioni che hanno dimostrato quanto sia dispersivo come difensore".

Ieri è scomparso Aldo Agroppi, un allenatore che ha incrociato in carriera. Un suo ricordo?
"Ho cominciato la mia carriera a Perugia a quindici anni e lì c'era lui. Era un padre o un fratello maggiore per me, si interessava di tutto, andava a parlare anche coi miei professori per capire come me la cavavo a scuola. Era nato per fare l'allenatore. Poi me lo sono ritrovato alla Fiorentina: era molto scettico su di me perché era l'anno in cui facevo il militare. Alla fine mi fece giocare un sacco di partite. Quindi professionalmente e come uomo ho un grande ricordo di lui".