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Protti: "Firenze pozione magica per Kean. Con Gudmundsson coppia ben assortita"

Protti: "Firenze pozione magica per Kean. Con Gudmundsson coppia ben assortita"FirenzeViola.it
Oggi alle 16:15Radio FirenzeViola
di Luciana Magistrato

Igor Protti, grande ex attaccante con le maglie di Bari, Livorno e altre ancora, ha parlato su Radio FirenzeViola nel corso di "Viola Amore Mio" dell'attualità viola: "La Fiorentina ha fatto una grandissima partita con un primo tempo perfetto dal punto di vista tecnico, agonisstico e tattico ed ha schiacciato il Panathinaikos nella propria area. Poi la ripresa è stata più equilibrata sia per l'ingresso di Ioannidis sia per un inevitabile calo viola visto che non si poteva pensare di fare 95 minuti a quel ritmo, la Fiorentina ha comunque retto e capitolato solo su un ingenuità, soffrendo un po' nel finale".

Giudizio su Kean? Sta facendo un campionato di livello assoluto, è in condizione fisica e mentale e in fiducia e segnare aiuta tanto. Il gol di ieri è da centravanti assoluto, basta vedere lo stop che già da solo è un gol; il movimento è stato di attaccante di livello assoluto".

I suoi gol sono anche belli, segno di una crescita tecnica? "Dire che è migliorato rispetto all'anno scorso è riduttivo, ha chiuso a zero gol, ma veniva utilizzato a singhiozzo. Ma parliamo comunque di due giocatori diversi, l'ambiente viola è stata una pozione magica per lui"

E cosa pensa di Gudmundsson? "Lo scorso anno è stato una delle sorprese con Zirkzee e Lookman, mentre quest'anno è stato condizionato fin qui dagli infortuni. Ma parliamo di un attaccante sopra la media e anche quando non è al 100% fa la differenza".

Coppia che può funzionare? "Sono ben assortiti. Kean sa fare reparto da solo e copre l'intero arco d'attacco con Gudmundsson più detro che copre gli spazi in cui inserirsi. Kean come Lucarelli? Diversi ma le caratteristiche sono simili, forse ha in meno la spizzata di testa ma nel proteggere palla e prendere il fallo è unico. Poi stiao scoprendo un leader, che trascina con il suo linguaggio del corpo ch denota fiducia e la voglia di trascinare il pubblico appunto. Ed anche i compagni che vedono in lui una sicurezza".

Come si spiega uno Zaniolo deludente? "Dopo l'infortunio di qualche anno fa ha sempre faticato nel ritrovarsi del tutto perché ha sempre fatto della forza fisica la sua qualità. Ora forse gli manca un po' di fiducia, autostima e continuità"

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