DI CHIARA, In campo con Baggio e Maradona, fu speciale
Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport è possibile leggere un’intervista ad Alberto Di Chiara, ex viola e ora voce di Radio FirenzeViola.
Stadio San Paolo, Napoli-Fiorentina, Baggio prende palla a metà campo e lei cosa pensa?
“Penso che Robi andrà in porta. Aveva già fatto un’azione simile qualche anno prima contro il Milan di Sacchi a San Siro. Lui sapeva prendere il tempo agli avversari caracollando verso l’area. E infatti realizzò un gol stupendo. Ho vissuto l’inizio della carriera di Baggio, la sua crescita costante a livello tecnico e di fiducia. La rete al San Paolo fu un altro punto esclamativo, soprattutto se consideriamo il contesto e gli avversari. Qual era la bellezza di Baggio? La sua capacità di essere un leader tecnico. Aveva grande personalità e nello spogliatoio non era riservato come appare fuori. Io e lui facevamo scherzi, raccontavamo barzellette, trascinavamo un gruppo che era molto bello. Poi in partita davi la palla a Baggio ed eri tranquillo”.
In quella partita Maradona entrò solo a inizio ripresa, sullo 0-2.
"Stare sullo stesso campo con Baggio e Maradona fu qualcosa di speciale. Robi era mio compagno e avevo la fortuna di vivere con lui la quotidianità. Diego era il mito vivente, un personaggio come quelli dei fumetti, come Topolino: non sai nemmeno se esiste davvero. Quel giorno appena entrato sbagliò un rigore, ma Diego girò la partita con la sola presenza. E il Napoli infatti riuscì a vincere 3-2. Il calcio negli anni è cambiato e non ci sono più quelle personalità così forti da condizionare una gara per il semplice fatto di essere in campo. Nella mia carriera sono passato da Platini a Zidane e a Pirlo. Sono stato fortunato. Adesso chi c’è a quel livello? Chi è davvero un simbolo del calcio?"