Palladino ha trovato la chiave. Il 3-5-2 anche domani per una Fiorentina d'attacco

"Sì, mi piace questo 3-5-2 che diventa 3-4-3, perché permette ai calciatori di esprimere le loro qualità al meglio e alla squadra di essere equilibrata". Il Corriere dello Sport-Stadio riparte dalle parole di Raffale Palladino nel post gara di Fiorentina-Panathinaikos, scrivendo che l'allenatore ha finalmente trovato la chiave tattica. Suonerà strano, e forse lo è davvero perché siamo alla vigilia della giornata numero 29, ma una certezza aggiunta a metà marzo è una certezza che può dare ancora benefici. Una chiave tattica unita a una svolta dagli infortuni, col recupero fisico di un paio di calciatori non residuali di questo gruppo come Adli e Folorunsho.
Ora si aspetta la riprova e domani arriva la Juventus, che Palladino affronta affidandosi di nuovo al 3-5-2. Poi, è chiaro, possono cambiare alcuni interpreti di volta in volta, ma la disposizione è quella, i concetti pure, l’equilibrio tattico e la spinta psicologica - sfruttando i calciatori una cosa che li mette a loro agio e ne esalta le caratteristiche - ancora di più. I tre centrali dietro, ad esempio, sembrano più sicuri, si danno copertura a vicenda con tempi e modi che ultimamente nella linea a quattro non si davano, e la Fiorentina se ne avvantaggia anche in fase di partenza affidando a Pongracic (piedi buoni) il compito di costruire e a Ranieri di fare il centrocampista aggiunto a caccia di palloni (così è nato il l’intercetto del capitano su Vagiannidis per il gol di Gudmundsson). Domani contro la Juventus dovrebbe/potrebbe tornare Pablo Marí e vediamo se e chi esce, e comunque poco cambia. Però, è il centrocampo finalmente con tre mediani che ne sta avendo i benefici maggiori, sia mettendo insieme due registi come Fagioli e Cataldi, sia con due mezzali di ruolo com’è stato con l’ingresso di Folorunsho (e Fagioli regista). E ora che c’è anche Adli, oltre a Ndour non disponibile in Europa, Palladino avrà di che sbizzarrirsi, fino al punto di trasformare il 3-5-2 appunto in 3-4-3, fatto soprattutto a Napoli con Gudmundsson e Beltran ai fianchi di Kean perché c’era da rimontare e non con il Panathinaikos dovendo difendere i due gol di vantaggio. Ma con quattro attaccanti (cinque quando ritornerà Colpani) non mancheranno le occasioni del tridente: per una Fiorentina d’attacco.
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