Zaniolo e quell'irrequietezza che di solito è sintomo di talento

Zaniolo e quell'irrequietezza che di solito è sintomo di talento FirenzeViola.it
Oggi alle 13:12Rassegna stampa
di Redazione FV

Uno dei fiori all’occhiello dei colpi operati da Daniele Pradè nel corso dell’ultima sessione di calcio mercato è senza dubbio Nicolò Zaniolo, talento cristallino spesso frenato da dei limiti caratteriali. A tal proposito, su La Nazione, il giornalista Benedetto Ferrara ha commentato l’acquisto del calciatore classe ’99: “L’irrequietezza come indizio del talento. Da Caravaggio a Vasco Rossi, da Modigliani a George Best, quante volte l’arte si è accompagnata all’inquietudine? Nel suo piccolo calcistico, Nicolò Zaniolo da Massa, 25 anni di tormenti ed estasi dietro a un pallone, sembra appartenere alla categoria. Un calciatore battezzato nell’acqua della polemica, un bad guy che proprio per via di quel carattere ha per adesso mostrato solo in sedicesimi l’enorme talento che il dio del calcio gli ha concesso.

Perché per caratteristiche potenziali, Zaniolo potrebbe davvero dirsi un top player del pallone: una forza nelle gambe che lo fa resistere alle martellate violente dei difensori-fabbri avversari; e poi un sinistro che è allo stesso tempo grande berta e violino. Non è dunque un caso se costui abbia da subito conquistato il proscenio: la convocazione in Nazionale prima ancora del debutto in A, l’esordio a 18 anni nel catino del Santiago Bernabeu col Real come avversario. Se da allora la sua carriera non è esplosa compiutamente è solo per colpa di due infortuni terribili al ginocchio e anche di quell’irrequietezza che lo ha quasi sempre portato in rotta di collisione con l’ambiente d’intorno, che una mente arruffata rende il cuscino instabile. Riusciranno Palladino e la Fiorentina a invertire la deriva? Chissà”.