UN GIORNO DA RECORD: DA ANTOGNONI, A CONTRATTO, A BATISTUTA...
Trent'anni e non sentirli. Era il 27 novembre 1983 e per 75' andò in scena il più bel Fiorentina-Juventus di sempre. Certo, ora se la deve giocare col recente 4-2, oppure col 3-2 del 2 marzo 2008 (per di più conquistato a Torino). Però, chi ebbe la fortuna di vedere e tifare quello storico 3-3 potrà raccontare di una prova assolutamente irripetibile, orchestrata da una squadra irripetibile, contro un avversario anch'esso irripetibile. Antognoni contro Tardelli, Bertoni contro Cabrini, Passarella contro Scirea, Oriali contro Platini... E poi Galli, Pecci, Monelli, Iachini, Massaro da una parte, Tacconi, Gentile, Bonini, Boniek, Paolo Rossi dall'altra. Un "parterre de roi" che raramente si era visto all'allora Comunale di Firenze. La Fiorentina di "picchio" De Sisti che (Platini dixit) giocava il miglior calcio del campionato, la Juventus del "trap" stranamente prolifica che alla fine vincerà scudetto e Coppa delle Coppe. Tutto questo fino al 76', quando Renzo Contratto intervenne maldestramente su un cross di Cabrini dalla sinistra e rovesciò alle spalle di Giovanni Galli. Prima di lui il vantaggio di Bonini, il pareggio di Antognoni, il nuovo vantaggio di Platini. Quindi la splendida doppietta di Daniel Bertoni (Caricola ha tutt'ora il mal di testa), la traversa di Monelli che (ironia della sorte) poteva precorrere il 4-2 di 30 anni dopo. E invece... A proposito di record: che dire del gol di testa di Giancarlo Antognoni? Al 12', su cross di Pasquale Iachini, il tuffo d'angelo del capitano che (una tantum) decise di scompigliarsi i capelli e regalare un sogno al popolo viola. Quello era il secondo gol di testa di Giancarlo in tutta la sua carriera, e Iachini non perde occasione per vantarsene: "Che giocatore sono stato? Un campione - dice sorridendo Pasquale - Sono riuscito persino a far segnare Antognoni di testa..." Record per tutti, quindi: per Antognoni, per Iachini, per la Fiorentina, ahimè... per Renzo Contratto. Quell'autogol, per Renzo, è ancora un nervo scoperto. Nessuno si ricorda mai le prove in marcatura su Zico, Maradona, la tante stagioni disputate con un rendimento altissimo. No, Renzo Contratto viene ricordato solo per quell'autogol, anche a 30 anni di distanza. Così è il calcio, ed a suo modo è un record anche quello...
UN MERCOLEDI' DA... "RE LEONE" - Prendiamo a prestito il titolo del film "The big wednesday" (liberamente tradotto: "Un mercoledì da leoni"). Prendiamo a pretesto, poi, la data del 27 novembre 2013 (guarda caso un mercoledì) che coincide con quella del 1994 quando Gabriel Omar Batistuta realizzò il record per il quale è diventato il "Re Leone". O meglio... per l'argentino uno dei tanti record, probabilmente il primo in ordine cronologico, certamente il più difficile da realizzare. Con il rigore segnato alla Sampdoria, in quel 27 novembre 1994, Gabriel battè il record di Ezio Pascutti arrivando a 13 gol segnati consecutivamente nelle prime 11 giornate di campionato. L'attaccante bolognese, infatti, si era fermato a 12 nel campionato 62'-63', e fu superato da Batistuta proprio in quel 27 novembre. L'eco dell'impresa fece il giro del mondo, e quel ragazzone biondo, arrivato in punta di piedi da Reconquista, diventò un vero e proprio idolo. Diventò il "Re Leone". Oggi il nome di Gabriel Batistuta è tornato improvvisamente d'attualità: dall'Argentina giungono voci che lo vorrebbero su una panchina europea il prossimo anno. Più a breve termine (il 2 dicembre) lo rivedremo nel "Salone de' Cinquecento" presenziare alla 3° edizione della "Hall of Fame" del calcio italiano. Comunque e dovunque vada, Firenze non dimentica. Anzi applaude, e gli scappa pure una lacrimuccia...