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Bove, l'attesa delle analisi e la proposta di Palladino: il futuro è ancora tutto da scrivere

Bove, l'attesa delle analisi e la proposta di Palladino: il futuro è ancora tutto da scrivereFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 00:00Copertina
di Andrea Giannattasio

Fosse per lui, non vorrebbe mai separarsi da Edoardo Bove. Eppure Raffaele Palladino sa bene che presto o tardi una decisione sul classe 2002 andrà presa, visto che quella terribile notte del 1° dicembre scorso ha lasciato più di qualche strascico. Nella carriera del calciatore in primis ma anche nel valore tecnico della Fiorentina, che quella sera contro l’Inter ha perso sicuramente almeno fino a fine stagione uno dei suoi centrocampisti più validi, pur avendolo per fortuna riguadagnato a tempo quasi di record come valore aggiunto in panchina. Logico che ogni valutazione sarà rimandata al termine del campionato, quando sarà anche chiaro quello che le analisi suppletive a cui l’ex Roma si è sottoposto di recente (è notizia dello scorso fine settimana che Bove è stato visitato dal professor Antonio Dello Russo dell’Ospedale Torrette di Ancona, dove ha sede uno dei migliori centri di cardiologia in Italia) avranno portato alla luce.

Analisi e protocolli
Sarà possibile per Edoardo rimuovere il defibrillatore sottocutaneo
che gli è stato impiantato lo scorso dicembre? E, di conseguenza, quale sarà il destino calcistico del giocatore? Potrà restare in Italia oppure sarà costretto a cambiare Paese pur di riprendere a fare quello per cui il biondo di Appio Latino ha speso un’intera vita? Domande per adesso sospese nel vuoto ma sulle quali è in arrivo più di una risposta nel giro di qualche settimana. Spettatrice interessa è ovviamente la Fiorentina, che in attesa di sapere quello che emergerà delle analisi e cosa eventualmente deciderà di fare il Ministro Abodi circa il protocollo vigente in materia di profilassi sportiva a livello cardiaco (era stato paventato un cambio del regolamento, per consentire a Bove e ad altri atleti stoppati per problemi al cuore di tornare a giocare), sta facendo tutte le sue valutazioni a proposito del futuro del calciatore.

Quante ipotesi
Il quale, come ben noto, è legato al club viola da un contratto che scade il prossimo 30 giugno, a fronte di un riscatto da 10,5 milioni di euro che - se esercitato - permetterebbe a Edoardo di legarsi a lungo alla società di Commisso. Una prospettiva, questa, decisamente peregrina, è bene dirlo. Non è un caso infatti che Palladino, parlando ieri al Corriere Fiorentino, abbia aperto a un ventaglio di ipotesi circa il futuro del 2002: “Bove è un mio collaboratore, un mio fratellino. Gli voglio troppo bene, ha una mente che è troppo matura per l’età che ha. Mi dà una grande mano ma non riesco a pensare all’ipotesi che non possa più giocare. Sarà lui a decidere e di sicuro se un domani dovesse smettere, lui sa che nel mio staff ci sarà sempre posto per lui”. Poche settimane ancore, forse qualche mese, e tutto sarà definitivamente chiaro.