CI VORREBBERO TANTI ENTUSIASTI DODO. ANCHE DAL MERCATO. PARISI, L'ANNO DELLA VERITÀ

10.07.2024 00:00 di  Lorenzo Marucci   vedi letture
CI VORREBBERO TANTI ENTUSIASTI DODO. ANCHE DAL MERCATO. PARISI, L'ANNO DELLA VERITÀ
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Da quando è arrivato si è sentito subito a casa, Dodo. Il brasiliano ci ha messo poco per ambientarsi in città, a Firenze ha ritrovato quel calore che negli ultimi anni evidentemente non aveva avvertito a Donetsk. Le sue parole delle ore precedenti sono un vero e proprio inno all'entusiasmo: "Non vedevo l'ora di ricominciare, mi mancava Firenze, è l'anno in cui ci riprenderemo tutto". Ce lo ricordiamo Dodo in varie partite, pronto a coinvolgere il pubblico, con la sua carica, il suo sorriso e la sua simpatia. Qualità fondamentali in uno spogliatoio, unite nel caso del brasiliano a una tecnica e una velocità che quest'anno devono emergere ancora di più. "Mi mancavano tutti i miei compagni", ha anche aggiunto parlando ai canali ufficiali. Ecco, ascoltandolo ma anche ripensando al suo legame ormai profondo con la città e la squadra, verrebbe da dire che servirebbero tanti Dodo in quanto a carica, sentimento e attaccamento. Un esempio da seguire per la capacità di calarsi con lo spirito giusto nell'ambiente viola e anche per la voglia di "riprendersi tutto".    

L'ANNO DI PARISI - Rilanci, scommesse, punti interrogativi. Finora quando vari calciatori sono stati accostati alla Fiorentina c'è quasi sempre stato però... Deve rilanciarsi, deve ritrovarsi, deve riscattarsi. A fronte di certezze spesso costose si prova ad andare su calciatori che hanno necessità di far vedere tutto il loro potenziale inespresso (in attesa che possa essere scoperto qualche calciatore semisconosciuto in grado di diventare progressivamente un punto fermo). E' un discorso che in realtà riguarda anche alcuni giocatori che sono già in rosa dall'anno scorso. Oltre a Sottil c'è un altro giocatore che dovrà sfruttare al massimo la stagione che sta per iniziare. Stiamo parlando di Fabiano Parisi. Un anno fa la Fiorentina chiudeva l'operazione con l'Empoli sulla base di dieci milioni di euro. Sulla carta un vero affare che però poi sul campo non ha dato gli esiti sperati. Italiano non lo ha valorizzato granché, lo sballottamento tra sinistra e destra gli ha fatto perdere certezze e Parisi ne ha risentito (tra sfortuna e responsabilità è stato protagonista in negativo su alcuni rigori contro la Fiorentina). La concorrenza con Biraghi lo ha visto partire in seconda fila ma adesso pare essere arrivato il suo momento. Nei giorni scorsi ha lanciato la sfida. Stavolta vuol riprendersi il tempo perduto. Lui che non ama le luci dei riflettori, che pare un antipersonaggio, ora vuole tornare ad essere protagonista. "Sogno la nazionale", ha detto. E non è un azzardo. Con Palladino potrebbe trovare fiducia e Spazio. Nel 3-4-3 è l'ideale come esterno a sinistra, come quarto di centrocampo. Tocca anche al giocatore prendersi il suo spazio, con personalità e sfrontatezza. Biraghi resta il capitano e un concorrente ma Parisi ha dalla sua anche quel brio e quella freschezza che alla lunga possono essere determinanti.