Fagioli e un presente che conta più del passato (per il quale ha già pagato)

Negli ultimi giorni imperversano su tutti i media nazionali le intercettazioni legate al caso scommesse che nel 2023 ha coinvolto Nicolò Fagioli, ai tempi giocatore della Juventus e oggi giocatore della Fiorentina. Le intercettazioni riguardano il periodo già giudicato dalla giustizia sportiva, che ha portato a una condanna di 7 mesi di squalifica terminati a maggio dell'anno scorso. Ciò che si legge dunque, non racconta nessuna novità in merito al procedimento che ha coinvolto Fagioli e per questo motivo, FirenzeViola.it, ha deciso di non riportarle dopo la cronaca di sabato scorso. Una decisione discussa all'interno della redazione e presa per evitare di spettacolarizzare una vicenda che oltre alla giustizia coinvolge anche la sfera personale di un ragazzo poco più che ventenne, il quale oltre a dover fare i conti, giustamente, con la giustizia, li ha dovuti fare anche con se stesso e con una vera e propria malattia, ovvero la ludopatia.
Fagioli ha sbagliato ma non è un mostro
Nicolò Fagioli ha già pagato da un punto di vista della giustizia sportiva e se dovrà pagare in sede di giustizia ordinaria, lo farà come è giusto che sia. Ma non stiamo parlando di un mostro. Fagioli è un ragazzo che nella sua vita ha sbagliato. Probabilmente ha incontrato alcune persone che, davanti a un problema, invece di aiutarlo, lo hanno condannato a peggiorare la propria condizione, alimentando la sua ludopatia. Il centrocampista è tornato a fare il proprio lavoro impegnandosi prima per la Juventus e la Nazionale e adesso per la Fiorentina. Lo ha fatto comunque con un fardello importante da portarsi dietro, a cominciare dai difficili rapporti con i giocatori che sono rimasti coinvolti da questo caso scommesse.
Ha già pagato in termini di giustizia sportiva
Ovviamente, nel caso in cui dovessero uscire qualsiasi tipo di novità in merito, saremo pronti a fare cronaca e a raccontarvi tutto nel migliore dei modi possibili come, tra l'altro, cerchiamo di fare quotidianamente. Ma come detto, non abbiamo intenzione di pubblicare stralci di un procedimento che è già arrivato alla sua conclusione e alla condanna del giocatore solo per proporre ai lettori un ritratto più simile ad un mostro che a un ragazzo in difficoltà che ha commesso degli errori. Pur sottolineando cento volte come sia giusto che chi sbaglia debba sempre pagare, una volta che Fagioli ha saldato il suo conto con la giustizia sportiva, merita di guardare avanti senza dover rivivere situazioni che hanno sicuramente minato rapporti privati oltre che prestazioni sportive e dunque lavorative.
Con la speranza che ciò che ha vissuto Fagioli non debba più essere vissuta né da lui né da altri calciatori, noi continueremo a fare i cronisti, raccontando le novità e non utilizzando vecchie conversazioni private per attaccare un ragazzo che per gli errori commessi, ha già pagato.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
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