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Il Moise-Show stoppato da una decisione discutibile, ma la Fiorentina può contare su un bomber in gran forma

Il Moise-Show stoppato da una decisione discutibile, ma la Fiorentina può contare su un bomber in gran formaFirenzeViola.it
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Ieri alle 00:00Copertina
di Tommaso Loreto

Con la doppietta di ieri sera in Germania sono in tutto 23 i centri in stagione di Moise Kean, di questi 20 in maglia viola, altri 3 con quella della Nazionale. Dopo il centro realizzato con Israele, il 9 settembre scorso, il centravanti piemontese continua la sua rincorsa e soprattutto si consolida nelle gerarchie di Spalletti. Già, perché complice l’infortunio di Retegui l’attaccante viola ha ampiamente dimostrato di non dover temere la concorrenza dell’atalantino, anche se in campionato il divario nella classifica cannonieri è di 7 reti. Di certo nell’ottica delle prossime qualificazioni per il Mondiale del 2026 l’Italia può contare su di lui, e in un girone con Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia c’è da scommettere che Kean potrà nuovamente dire la sua.

Un appuntamento con la storia soltanto sfiorato
Inguardabili gli Azzurri nel primo tempo, rientrati negli spogliatoi con un passivo di 3 reti ingigantito dal secondo gol tedesco che ha il sapore della beffa. Un atteggiamento persino inspiegabile, tanto più se rapportato al risultato della gara d’andata giocata a San Siro nella quale l’Italia era uscita sconfitta per 2-1. La reazione, insomma, era d’obbligo nella ripresa, ma probabilmente nemmeno i più ottimisti si sarebbero aspettati una rimonta del genere. La doppietta di Kean, la prima in carriera con la maglia azzurra, aveva rimesso in corsa la formazione di Spalletti e non fosse stato per la discutibile decisione del VAR, per Kean l’opportunità storica di un tris completato con il tiro dal dischetto sarebbe diventata reale.

La prova di Kean più del risultato finale
Vien da pensare, con quell’opportunità a 20 minuti dalla fine, a cosa sarebbe potuta diventare la gara di Dortmund. Inevitabile il pensiero di uno storico, nuovo, 4-3 che avrebbe riportato la mente di tutti alla gara più bella del secolo scorso, esattamente quanto il fastidio per una scelta di ritrattare il penalty che non può non far discutere. Al di là del risultato resta però la prova di un Kean che ha saputo sfruttare al meglio le poche occasioni, con una sassata imprendibile sul primo gol e con l’angolo giusto in occasione del bis. Due gesti che non possono che rallegrare pure Palladino e i tifosi viola. Non fossero bastati i 20 gol fin qui segnati anche la doppietta di ieri sera è la conferma che da qui a fine stagione con un Kean così niente è precluso, in campionato come in Conference League.