"Juve m...", i precedenti parlano chiaro: nei derby di Roma e Milano nessuna sanzione

Il dispositivo del giudice sportivo che chiarirà definitivamente se la coreografia realizzata dalla Curva Fiesole domenica pomeriggio rischia di essere sanzionata è atteso per il primo pomeriggio, attorno alle 16 o addirittura qualche minuto prima. Nessuno però, né a Roma (dove verrà esaminata con attenzione questa vicenda spinosa, complici anche le forti pressioni arrivate in queste ore dalla Juventus, che si sta muovendo anche con la Questura di Firenze per individuare i responsabili) né tanto meno in casa Fiorentina c'è voglia di proferir parola. O di fare semplicemente previsioni su quello che potrà essere disposto.
I rischi in ballo
A rigor di logica, visto quello che di norma è stato l'atteggiamento del giudice sportivo di fronte a eventi di questo tipo, quello che è lecito attendersi dal comunicato della Lega di Serie A è al massimo una sanzione economica ai danni della Fiorentina stessa. Qualche decina di migliaia di euro e niente di più. Solo nel caso in cui si riconoscesse l'articolo 28 del codice di giustizia sportiva, ovvero la "discriminazione" (razziale, territoriale ecc.) si potrebbe arrivare a ipotizzare la chiusura della curva per una partita, ovvero quella con l'Atalanta del 30 marzo. Ma, è bene dirlo, non sembra decisamente questo il caso.
Il precedente di Roma
Ad ogni modo, la società aspetta eventuali disposizioni per presentare un eventuale ricorso e in tal senso basterà attendere solo qualche ora. Ma i precedenti inducono a pensare i positivo. Lo "Juve merda" non andato in mondovisione (solo per la censura messa in atto scientemente dai broadcaster televisivi di Fiorentina-Juventus) non è infatti che un'espressione - per quanto volgare sia - già utilizzata da altre tifoserie in passato in altrettante coreografie. E infatti accaduto già il 29 aprile 2001 allo stadio Olimpico in occasione di un derby della Capitale (furono i laziali a realizzare la scritta "AS Roma merda" con una serie di cartoncini) e più recentemente - era il 9 febbraio 2020 - nella stracittadina di Milano.
E anche a Milano...
In quel caso la scelta dei tifosi del Milan fu, sotto certi aspetti, ben più avanguardista: quando a San Siro si spensero le luci durante l'annuncio delle formazioni, i sostenitori rossoneri in curva sud con le luci dei propri cellulari formarono un più che evidente "Inter merda". Una coreografia post-moderna che tuttavia non fu sanzionata dal giudice sportivo, esattamente come accaduto a Roma 19 anni prima. Cosa vorrà fare, dunque, il dottor Gerardo Mastrandrea? Andare nel solco degli anni precedenti o stabilire un nuovo primato?
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