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Mandragora, Cataldi e Fagioli, il tris mediano funziona. Con i recuperi di Adli e Folorunsho la Fiorentina punta sulla qualità in mezzo al campo

Mandragora, Cataldi e Fagioli, il tris mediano funziona. Con i recuperi di Adli e Folorunsho la Fiorentina punta sulla qualità in mezzo al campoFirenzeViola.it
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di Tommaso Loreto

Un modulo che funziona, il 3-5-2 nel quale la difesa ha trovato i giusti equilibri, qualche singolo ritrovato come nel caso di Gudmundsson o scoperto dopo il mercato invernale come in quello di Fagioli ma soprattutto una rinnovata qualità in mezzo al campo. Nella rinascita viola vissuta negli ultimi 180 minuti tra Conference League e campionato c’è anche e soprattutto il valore di una linea mediana alzato dalle scelte invernali, e ora sfruttato (finalmente) al massimo pure dal tecnico

Non solo Fagioli
Non è difficile rileggere nei risultati positivi della Fiorentina il valore delle giocate di un elemento come Fagioli, terzo interprete di un centrocampo che adesso rappresenta il punto di forza dell’intera squadra. L’ex bianconero domenica ha dispensato tocchi e assist da stropicciarsi gli occhi e non a caso è proprio dal suo inserimento nel gruppo dei titolari che la Fiorentina ha tratto beneficio in termini di gioco. Insomma al netto di scelte che Palladino ha reso più razionali è anche e soprattutto il valore tecnico dei singoli che sta facendo la differenza, anche perché il recupero definitivo di Cataldi e la continuità di Mandragora hanno consentito al reparto mediano di trovare un perfetto equilibrio.

Adli e Folorunsho pronti a rientrare
Adesso la sosta può aiutare ulteriormente il tecnico nell’inserimento di altri elementi fin qui assenti, soprattutto considerato il rientro a tempo pieno di Adli (visto nel finale di gara con il Panathinaikos) e quello di Folorunsho tornato in campo nel finale del match con la Juventus. Due centrocampisti destinati a tornare utilissimi quando il calendario si farà frenetico con le sfide di Conference League, ai quali aggiungere gli stessi Ndour e Richardson che oggi completano un reparto come ve ne sono pochi in serie A, per quantità ma anche per qualità.