Gol, assist e giocate, Fagioli a Firenze ha già convinto tutti: adesso manca solo Spalletti

Grazie alle ultime due vittorie, contro il Panathinaikos in Conference League e soprattutto contro la Juventus in campionato, la Fiorentina è tornata a sorridere. Lo storico successo per 3-0 contro i bianconeri, al Franchi non succedeva dal 1998, ha riacceso l'entusiasmo di una piazza che nell'ultimo mese aveva visto la sua squadra ottenere appena 3 punti in 5 partite. Protagonisti indiscussi del match contro la Vecchia Signora, oltre ovviamente a Gosens, Mandragora e Gudmundsson che sono finiti sul tabellino dei marcatori, sono stati i due ex Kean e Fagioli. Se il primo, a Firenze da inizio stagione, si è imposto come trascinatore della squadra da settembre, il secondo invece, arrivato in prestito a fine mercato invernale, dopo un paio di prestazioni opache si è preso in mano il centrocampo della Fiorentina.
Che rendimento nel centrocampo a tre
Non convocabile, essendo arrivato nel mercato di riparazione, per il recupero del Franchi contro l'Inter, Fagioli ha fatto il suo esordio in viola nella sconfitta di San Siro, sempre contro i nerazzurri, del 10 febbraio. Palladino però lo ha fatto entrare come trequartista, ruolo in cui ha dichiarato di non riuscire ad esprimersi al massimo. Stessa posizione, anche a causa di un'emergenza nel reparto offensivo, e prestazione insufficiente anche contro il Como al Franchi. In panchina contro Verona e Lecce, Fagioli inizia davvero la sua avventura a Firenze il 6 marzo nella sconfitta in Conference League contro il Panathinaikos.
L'ex Juventus è uno dei pochi a salvarsi nella trasferta di Atene segnando anche la rete del momentaneo 2-2. Il passaggio al 3-5-2 gli permette di essere più protagonista nel gioco viola, sia in fase di costruzione che in fase di rifinitura. 90 minuti da protagonista nel ritorno di Conference League contro i greci, due assist da ex nel 3-0 alla Juventus e tante belle giocate (come dimenticarsi il recupero palla in veronica su Koopmeiners al limite dell'area). Dopo un mese in viola Fagioli ha già conquistato Firenze.
Prossimo step la Nazionale
"Mi sono riappropriato della mia vita. Firenze mi ha restituito il piacere e la leggerezza. Fagiolino è morto, oggi sono Nicolò". Parole importanti quelle che Nicolò Fagioli ha rilasciato in una lunga intervista al Corriere dello Sport. Il centrocampista piacentino ha raccontato di come sia stato difficile ma anche liberatorio lasciare la Juventus dopo 11 anni. Dopo un inizio di stagione fatto più di ombre che di luci in bianconero a Firenze Fagioli è rinato e le sue prestazioni lo dimostrano.
Se a Firenze ha già convinto tutti, tanto che la Fiorentina sembrerebbe intenzionata a riscattarlo anche senza l'accesso all'Europa (condizione necessaria affinché scatti l'obbligo di riscatto), il prossimo step sarà quello di convincere, di nuovo, Luciano Spalletti. Dopo averlo portato all'Europeo e convocato per gli impegni di settembre e ottobre, il Commissario Tecnico toscano non l'ha inserito in lista ne per le sfide di Nations League contro Belgio e Francia, ne per i quarti di finale in programma questa settimana contro la Germania. Fagioli però non molla, "spero di poter tornare in Nazionale il più velocemente possibile, non posso non considerarlo un obiettivo". E dopo aver conquistato il viola, in futuro vuole riprendersi anche l'azzurro.
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