FirenzeViola

Spalletti non ha dubbi: all in su Kean. Il centravanti viola può prendersi l'azzurro e sfatare l'incubo San Siro

Spalletti non ha dubbi: all in su Kean. Il centravanti viola può prendersi l'azzurro e sfatare l'incubo San SiroFirenzeViola.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 16:00Copertina
di Alessandro Di Nardo

Non capita a tutti di partire titolare in un'Italia-Germania, e poco importa che sia "solo" Nations League. Onore e onere di tutto ciò sulle spalle larghe di Moise Kean. Difficile ipotizzarlo fino a qualche mese fa, ma il destino offensivo dell'Italia passa dai suoi piedi. 

L'investitura di Spalletti
Lo ha fatto capire, indirettamente, Luciano Spalletti durante la conferenza stampa della vigilia. Interrogato sulla possibilità di sostiuire Mateo Retegui - messo ko stamani da un affaticamento muscolare e rispedito a Bergamo, dove proverà a recuperare per la sfida di domenica 30 marzo contro la Fiorentina - il Ct azzurro ha risposto così: "Per il momento non chiamo nessuno perché voglio vedere come va la prima sfida". In pratica, fiducia totale (o quasi) nei confronti dell'attaccante che fino a poche ore fa era in ballottaggio con Retegui, ovvero proprio Moise Kean  (a disposizione, come prima punta, anche Lorenzo Lucca, partito però come terza scelta rispetto ai primi due). Il tecnico toscano ha dimostrato di voler puntare su di lui già in tempi non sospetti: lo ha chiamato a settembre, subito dopo i primi gol in viola, facendogli ritrovare un gol che con l'Italia mancava da tre anni, lo ha coccolato ed esaltato, anche a parole. Investitura confermata anche poco dopo, sempre in conferenza stampa, dallo stesso tecnico: "Siccome penso che verrà fuori una partita da sbattimento, da continui ribaltamenti di fronte, Kean in questo sbattimento è più adatto. Retegui lo sa fare, ma è più bravo nell'area di rigore per quello che ho visto io. Kean parte più da lontano, qualche volte riparte da metà campo e non ha bisogno di nessuno, sbatte su un paio di difensori e riesce ugualmente a concludere in porta". La sfida di domani è fatta su misura per lui insomma. Parola di Spalletti, che adesso è pronto a lasciargli la numero nove in dote, in una notte di gala, contro un avversario storico. 

L'incubo San Siro
E, per aggiunta, in un contesto da partitissima. Italia-Germania è sempre speciale, figurarci se giocata al Meazza. Uno stadio che rappresenta un piccolo tabù per Kean: alla Scala del calcio il classe 2000 si è esibito già nove volte (tra Italia, Juventus, Verona e Fiorentina). Nove gare senza mai trovare il gol. Lo cercherà, alla decima, domani sera. Una rete per rompere la maledizione di San Siro e ipotecare anche una maglia da titolare domenica prossima, a Dortmund, per la gara di ritorno. Con buona pace dei tifosi viola che si aspettavano che il proprio centravanti potesse rifiatare. Non è d'accordo con questa idea Spalletti, ma neanche lo stesso Kean. Un'Italia-Germania giocata da protagonista non potrà mai essere un fastidio per nessuno, anzi.