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Mandragora ha messo la freccia a suon di gol e dediche di spessore umano: la Fiorentina riflette

Mandragora ha messo la freccia a suon di gol e dediche di spessore umano: la Fiorentina rifletteFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
martedì 18 marzo 2025, 20:00Copertina
di Luciana Magistrato

Rolando Mandragora si sta prendendo la scena nella Fiorentina sempre più e grazie alle buone prestazioni e i 2 gol consecutivi tra Panathinaikos e Juventus (5 complessivi tra i 3 in Conference e due in campionato) ha ormai messo la freccia su alcuni compagni indicati come titolari, almeno sulla carta e in qualità. Il centrocampista nelle ultime 14 gare è infatti partito titolare 11 volte prendendosi spesso e volentieri lui la squadra sulle spalle.

Al posto giusto nel momento giusto
Mandragora ha saputo approfittare anche delle defezioni che ci sono state nel reparto, per gli infortuni di Cataldi, Adli e poi Folorunsho e la stagione incerta di Richardson. Anche se tutti e tre sono rientrati per qualcuno sarà difficile scalzarlo. Palladino sembra aver trovato l'equilibrio giusto con lui, Cataldi e Fagioli e difficilmente vorrà cambiare. 

Spessore umano
In questo periodo il giocatore ha parlato però non solo con i suoi gol e la sua capacità di fare le due fasi, ma anche per le dediche in occasione delle ultime due reti. Se il gesto del cullare con le braccia è il modo di festeggiare pensando alla figlia e alla famiglia, c'è stato spazio per un pensiero all'amico Pietro Terracciano le cui incertezze gli sono costate il posto anche in Conference e alla famiglia Barone. L'abbraccio al portiere è stata una carezza in un momento difficile così come il bacio e poi la maglia donato alla moglie di Joe Barone sono stati due gesti che mostrano il valore come uomo di Mandragora, ringraziato ieri anche dal figlio del dirigente scomparso. Un segnalo anche di un filo conduttore con il passato che a volte è giusto ricordare.

Scadenza nel 2026
Il contratto del giocatore scadrà nel 2026 e al momento non ci sono segnali di rinnovo. La società sta portando avanti, come si è sempre detto, una rottamazione che anche in estate proseguirà con un gran numero di rottamazioni. E Mandragora sa di essere un giocatore alla terza stagione e dunque sacrificabile in virtù del rinnovamento. Ma questo è ancora da vedere. Se le prestazioni continueranno ad essere così importanti (diciamo che febbraio/marzo sono due mesi proflifici per lui) la Fiorentina potrebbe anche pensare al rinnovo. Certo è che andrà meritato e, almeno per ora, Mandragora è sulla buona strada. Le alternative comunque, così stando le cose, non gli mancheranno.