LA PRIMA IN VIOLA CONTRO DI LEI

28.12.2024 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
LA PRIMA IN VIOLA CONTRO DI LEI

Quattro sfide, tante quelle vinte dalla Juventus dopo l’ultima vittoria della Fiorentina datata 22 dicembre 2020. In pieno Covid quella squadra allora allenata da Cesare Prandelli seppe stupire tutti andando a vincere 3-0 allo stadium, con un gol in apertura firmato da quel Vlahovic che domani sarà uno degli osservati speciali (c’è da sperarlo) da parte della difesa.

Dubbio Nico - Non sarà troppo il caso di approfondire una statistica che si scontra con la scaramanzia dovuta e imperante nel mondo del calcio, ma certamente domani a Torino i movimenti dell’attaccante serbo saranno una delle principali insidie della manovra bianconera. Per inciso l’incertezza che regna sulle condizioni dell’altro ex, Nico Gonzalez ieri non in gruppo, sembra imporre a Thiago Motta correttivi a una formazione dove Coinceçao ed Yildiz potrebbero essere altri elementi di una certa pericolosità.

L’altro ex – Ma per una volta anche in casa viola ci sarà un ex a caccia di rivincite. Toccata la doppia cifra con il rigore segnato all’Udinese Moise Kean tornerà di fronte a quel pubblico bianconero che non l’ha mai del tutto accolto, e con il quale lo strappo si consumò nonostante qualche gol anche in ambito europeo. Palladino deve ancora sciogliere più di un dubbio di un formazione, ma se c’è una certezza sull’undici che domani affronterà la Juve è quella legata al numero 20, vero punto di forza dei viola fino a poco tempo e tornato a ballare il “griddy” non più tardi di pochi giorni fa.

La prima di Palladino – Intanto Palladino si prepara alla sua prima allo Stadium da tecnico della Fiorentina. Una gara mai banale, quella contro i bianconeri, che oggi aggiunge alla storica rivalità la stessa posizione in classifica. Con una gara in meno i viola arrivano dopo due i k.o. consecutivi tra Bologna e Udinese ma forti di un girone d’andata nel quale non hanno mai tolto il piede dall’acceleratore. Un aspetto da considerare anche e soprattutto per chi ha appesantito i recenti giudizi dimenticando che ritrovarsi in corsa per una posizione europea, al pari dei bianconeri, potrebbe già esser considerato un successo.