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Marko Bakic: "Occhio Fiorentina: il Panathinaikos ha ribaltato il mio OFI Creta. Ioannidis il più forte in Grecia"

Marko Bakic: "Occhio Fiorentina: il Panathinaikos ha ribaltato il mio OFI Creta. Ioannidis il più forte in Grecia"
Ieri alle 16:00Copertina
di Andrea Giannattasio

Marko Bakic, centrocampista montenegrino oggi all'OFI Creta dopo una carriera da giramondo, ha affrontato di recente il Panathinaikos nel campionato greco, e intervistato in esclusiva da Radio FirenzeViola ci ha spiegato tutte le insidie dell'ottavo di finale di Conference League. L'ex mediano della Fiorentina iniziato raccontando la stagione sua e della sua squadra: "Abbiamo raggiunto un traguardo importante per il nostro club e i nostri tifosi in campionato, era da tanto tempo che non ottenevamo un risultato del genere. Qui in Grecia sono molto emotivi e prendono tutto con grande passione, sono veramente felice di avergli dato questa soddisfazione. Qua all'OFI Creta mi sento veramente bene, mi sembra di essere a casa. Non si può paragonare all'Italia che è a un altro livello ma la Grecia mi ricorda un po' il mio Montenegro. Mi sento a mio agio e anche per questo posso dimostrare il mio valore".

Cosa le viene in mente se ripensa agli anni di Firenze?
"Il primo pensiero va a quante persone a Firenze amano la Fiorentina. Ho giocato in tante squadre, anche importanti in Portogallo e in Belgio, però ricordo benissimo come la gente vive la Fiorentina e i suoi colori. È una cosa che non si trova facilmente e secondo me è la cosa più importante: l'amore dei suoi tifosi non si dimentica".

Cosa ci dobbiamo aspettare dal Panathinaikos?
"L'anno scorso la Fiorentina ha giocato contro l'Olympiakos e stavolta sta al Panathinaikos, ma il livello è più o meno lo stesso. Sono rivali storici. Secondo me non sarà molto differente rispetto alla finale dello scorso anno. La Fiorentina calcisticamente ha un altro livello e dovrebbe vincere dal mio punto di vista, ma non possiamo dimenticare che non è mai facile giocare contro le squadre greche perché la tifoseria gioca con loro. Non è così facile, hanno una spinta diversa. Noi abbiamo giocato contro il Pana due settimane fa e vincevamo 2-0 dopo il primo tempo, nel secondo lo stadio si è girato e abbiamo perso 3-2 non sappiamo neanche come. Per questo dico alla Fiorentina che loro avranno grande motivazione in casa e questo sarà il problema principale, però spero che la squadra viola riesca a dimostrare la sua qualità superiore. Ma occhio: sarà un avversario tosto".

Quindi la difficoltà più grande sarà ad Atene?
"Sì, è giusto. Fuori casa non hanno quella spinta dei loro tifosi e per questo la partita più difficile sarà l'andata anche se non giocano proprio nel loro stadio. Se sarà pieno si parla di 50mila persone che staranno addosso alle squadre, è un bel problema. Dipende tutto dalla Fiorentina comunque: i giocatori sono i padroni del loro destino. Il Panathinaikos ha un grande allenatore e un livello internazionale ma la Fiorentina è più forte".

Ioannidis e Tete i giocatori più temibili?
"Per me Ioannidis è il giocatore più forte che c'è in Grecia. Ha fatto tanti gol l'anno scorso e ha una grande qualità, penso potrebbe dimostrarlo anche in Italia".

Più forte anche di El Kaabi?
"Si tratta di un giocatore più giovane, che si muove di più. El Kaabi è più forte in area. Altri due giocatori che mi piacciono molto sono Ounahi che l'anno scorso era al Marsiglia, e il capitano Bakasetas".

Ha seguito un po' la Fiorentina quest'anno?
"Cerco di seguirla sempre e ho visto che avevano qualche difficoltà in questa stagione mentre all'inizio andavano molto bene. Spero che possano recuperare tutte le forze a disposizione perché la rosa ha grande qualità. Kean fa la differenza e a me la squadra piace molto anche perché è più giovane dello scorso anno. Penso che la Fiorentina possa andare fino in fondo in Conference anche stavolta. E magari in campionato finirà nella posizione che tutti si auspicano".