Roggi ricorda Brizi: "Persona disponibile e calciatore formidabile: era simile a Scirea"
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In occasione della proiezione del documentario "Lo chiamavano 'Brizenbauer'. La favola viola di Pino Brizi” in onore dell’ex difensore della Fiorentina Giuseppe Brizi, che si svolge questa mattina a Villa Arrivabene in Piazza Alberti, ha parlato l’ex compagno di squadra Moreno Roggi: “Brizi era un esempio per noi giovani: quella in cui giocammo era una Fiorentina molto giovane e lui era uno dei pochi ad avere più di 30 anni. Pino era un personaggio mite ma non remissivo. Era sempre disponibile con tutti ma allo stesso tempo si faceva rispettare con una sola occhiata. Mi ricordo che appena arrivai gli davo del ‘lei’ e lui quasi si offese”.
C’è qualche giocatore che associa a Pino Brizi?
“Direi Scirea perché era un signore in campo e tecnicamente era insuperabile come Brizi. Prima ha giocato da stopper poi da libero, ma anche quando giocava da stopper, non gli ho mai visto fare un fallo. Mi ricordo che in una partita contro la Juventus portò via la palla di tacco ad Anastasi e quest’ultimo ci rimase così male che scomparve dal campo”.
Rispetto al vostro calcio, adesso i giocatori si sono allontanati.
“Io non penso che siano cambiati i calciatori, secondo me sono cambiate le persone. Tutti i vari ruoli hanno visto cambiamenti, non voglio dire che siamo andato in una direzione peggiore o migliore: è solo un altro modo di vedere le cose. Prima c’era più empatia e contatto”.
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