NO ALLA CACCIA ALLE STREGHE! LA FIORENTINA HA UNA VIRTÙ NUOVA CHE RISULTA DECISIVA: L’UMILTÀ. ADESSO AVANTI CHE GIÀ SI GIOCA A GENOVA. INTANTO IL CONTO DEI FUMOGENI È SALATO

31.10.2024 00:00 di  Stefano Prizio   vedi letture
NO ALLA CACCIA ALLE STREGHE! LA FIORENTINA HA UNA VIRTÙ NUOVA CHE RISULTA DECISIVA: L’UMILTÀ. ADESSO AVANTI CHE GIÀ SI GIOCA A GENOVA. INTANTO IL CONTO DEI FUMOGENI È SALATO
FirenzeViola.it

La situazione della Fiorentina è lì, sotto gli occhi di tutti. È lì per essere goduta a pieno, dibattuta con piacevolezza. È lì per far sognare prospettive notevoli, futuri giorni di gloria.

Eppure il clima in parte dell’ambiente viola è quello di una resa dei conti, un duello del senno di poi, un rabbioso compilare liste di proscrizione, elenchi di nemici. È l’era ideale per alcuni maestri e professionisti dell’auto compiacimento, dell’onanismo sbrodolante lodi fatte a sè stessi. E sui social, reame del frivolo è tutta un’autocitazione ripostando messaggi propri che predicevano il successo di questo o quel calciatore, successo che è poi arrivato e di stigma buttato addosso a chi non sia riuscito a preconizzare le fortune attuali. Insomma, quasi una caccia alle streghe che a nulla giova. Di certo non alla Fiorentina ed alla sua ambizione, parola che ha conquistato pienamente senso d’esistere. 

Nella Fiorentina di Raffaele Palladino c’è una virtù nuova che ci pare elemento decisivo nel presente momento positivo. Virtù che non era stata finora la cifra caratteristica del club viola. Si tratta dell’umiltà: il tecnico di Mugnano di Napoli s’è infatti accostato a questa sua avventura viola con atteggiamento umile e disponibile, e quindi saggio. Certamente è giunto in riva all’Arno con le proprie idee, poichè la personalità non gli difetta. Ma quando tali idee si sono scontrate con perdite con la realtà del campo, egli senza prendersela per le critiche, ma anzi ascoltandole con i consigli di chi vuole bene alla Fiorentina, tifosi e stampa, ma probabilmente anche del suo direttore sportivo Pradè, altro uomo umile e capace di ammettere i propri errori anche in pubblico, ha cambiato prontamente le sue scelte iniziali, modificandole nel senso delle caratteristiche del gruppo a sua disposizione. Di lì il passaggio alla difesa a quattro e l’esclusione di qualche elemento che sembrava dovesse per forza essere titolare, scelte che hanno pagato molto al momento.

Il leggendario presidente del Catania Massimino si diceva cercasse l’elemento ‘amalgama’ sul mercato, poichè gli avevano detto ci volesse per migliorare la squadra. La Fiorentina invece ha trovato l’umiltà che le mancava nel suo nuovo allenatore. Capace di creare una squadra vincente, ma anche un  gruppo che guarisce, migliora e coinvolge gli elementi che ingloba. Non a caso nuovi come Adli e Bove, entrambi scaricati dai loro vecchi club, proprio con Milan e Roma hanno regalato gran belle prestazioni e anche due preziosi gol. Essi infatti sono ormai parte integrante e gaudente del nuovo gruppo creato da Raffaele Palladino. 

Naturalmente la strada è ancora lunga. Proprio oggi il percorso passa  da Genova, contro Gilardino e i suoi i viola arrivano con qualche acciacco di troppo che limiterà le scelte del tecnico. Ma la Fiorentina è in alto e punta a restarci. Più alto vola il gabbiano, più vede lontano, dice lo scrittore statunitense Richard Bach.

Intanto però arrivano anche i conti da pagare. Commisso lo aveva detto che per i comportamenti sciocchi e scorretti di alcuni finiscono per pagare gli altri. E il conto è infatti salato per i fatti di San Gallo-Fiorentina con quello stolido lancio di fumogeni: la Uefa ha comminato al club viola una severa  multa da 50.000 euro più i danni. Soldi che vanno in fumo come i fumogeni  buttati in campo. Inoltre l’intera tifoseria, i responsabili quindi, ma anche quelli che nulla c’entrano, è stata squalificata per due turni di trasferta e non potrà andare nè a Cipro nè in Portogallo.