SI RIAVVICINA LA VETTA E "LEI" RESTA A -5
Questa volta non abbiamo mancato l’occasione e ci siamo riportati al secondo posto in classifica ad un punto dall’Inter. Spesso si diceva che la Fiorentina non sapeva sfruttare le occasioni favorevoli, gli errori delle concorrenti, ma ieri abbiamo battuto l’Udinese, siamo tornati alla vittoria dopo due pareggi ed abbiamo recuperato sul Napoli, sconfitto a Bologna, e sulla Roma stoppata sul pari dal Torino. Anche questo denota che la Viola è una grande squadra e che se gioca col suo organico migliore, non ce n’è per nessuno.
Abbiamo mandato un segnale forte e chiaro alla nostra prossima avversaria, la Juventus che viene da cinque vittorie consecutive ma che non brilla nel gioco. Nemmeno noi siamo più scintillanti come qualche settimana fa ma siamo riusciti, per fortuna, a gestire le nostre energie e gli uomini a disposizione nel modo giusto. Domenica sarà un test fondamentale ma lo possiamo affrontare con la consapevolezza che, comunque vada, resteremo in vantaggio sulla nostra nemica di sempre.
Molti tifosi bianconeri si auguravano che, arrivando al 13 dicembre, avrebbero avuto la possibilità di riagguantarci, di passarci avanti, come nella loro testa credono sia più giusto perché guardarci le spalle proprio non gli piace. Ma, almeno per il prossimo scontro, sarà ancora così perché i cinque punti di vantaggio ci consentono di giocare con serenità e con la consapevolezza che siamo noi i più forti…per ora, come speriamo per tutto il campionato!
Chi ci ha spiato, mi riferisco al DS juventino Paratici, avrà da raccontare solo cose interessanti sul nostro conto e il riassunto potrebbe essere: attenzione, la Fiorentina è forte e gioca meglio di noi!
Noi siamo più che motivati da sempre quando si affrontano i “gobbi” e spero che lo sia anche Sousa, che voglia fare bella mostra di se in qualità di ex.
La squadra vista ieri contro l’Udinese è quella dei titolarissimi e lo ha ribadito anche il Mister, ma la conferma lo sono il gioco e il risultato. Ormai è quasi banale dirlo, ma con Kalinic in campo è un’altra musica e per questo spero che la sua uscita dal rettangolo verde, negli ultimi istanti della partita, non voglia dire niente e che possa essere con noi a conquistare lo Juventus Stadium.
Kalinic è stato fondamentale nei primi due gol, con un tocco sul tiro di Badelj e procurandosi il rigore, ma vorrei fare una piccola annotazione sul terzo gol, quello che ho definito “dei capitani”: calcio d’angolo di Pasqual, che li tira ancora molto bene, e colpo di testa vincente di Gonzalo. Abbracci e tutti felici perché quello che conta è solo la squadra.
La Signora in viola