Gibellini: "Su Gud intervenga la dirigenza. Verona? Più facile affrontarlo al Bentegodi"
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Mauro Gibellini, ex calciatore e dirigente sportivo italiano, tra le altre squadre anche dell'Hellas Verona, ha parlato a Radio FirenzeViola per analizzare il momento della Fiorentina e anche il prossimo incrocio col Verona, in programma domenica prossima. Queste le sue parole nel corso della trasmissione Chi si compra? anche a proposito delle recenti dichiarazioni del ds viola Daniel Pradè dopo la cocente sconfitta col Como: "Trovo che sia giusto essere dirigenti caricandosi sulle spalle le difficoltà di allenatori e giocatori. Queste sparate pubbliche non mi piacciono, ho sempre preferito risolvere le cose nello spogliatoio. Poi delle volte sono anche necessarie, ma il più delle volte non portano benefici".
Dal 4-4-2 ultradifensivo visto nelle due sfide con l'Inter Palladino è tornato al 4-2-3-1, come giudica questo cambiamento?
"Il 4-4-2 forse appiattirebbe la fantasia di alcuni giocatori che ha a disposizione, penso ai tanti trequartisti, da Gudmundsson a Colpani. Poi la lettura che si può dare alla vittoria con l'Inter si può fare anche a monte, dicendo che i nerazzurri erano sottotono e che la Fiorentina ha giocato al di sopra delle sue possibilità e devo dire che anche quando allenava il Monza Palladino ha messo in difficoltà l'Inter, ci sono degli allenatori che riescono a imbrigliarne altri quasi per natura".
Che ne pensa di Albert Gudmundsson?
"Parliamo di un giocatore che mi piace molto, mi sarebbe piaciuto anche in un contesto di una big come l'Inter. Poi ha avuto diversi problemi, ma se guardo alle qualità calcistiche Gudmundsson dovrebbe essere la perla della rosa della Fiorentina, spero che l'allenatore trovi la quadra per farlo rendere al meglio. Però c'è da dire che alle volte, non sempre, la società deve far sentire la propria voce. Chi è coinvolto sul campo, circondato dai ragazzi e dal lavoro quotidiano, spesso non vede la soluzione, non ha la lucidità per capire la situazione".
E sul momento invece del Verona, prossimo avversario della Fiorentina, che ci dice?
"Questo Verona è figlio delle difficoltà del presidente Setti, ha sempre dovuto svendere e comprare calciatori semi-sconosciuti, che poi, grazie alle qualità di un dirigente come Sogliano, si sono rivelati anche buoni profili. Per le caratteristiche della squadra, l'Hellas è più facile incontrarlo a Verona che non in casa propria. Al Bentegodi tende a sbilanciarsi un po', quindi per la Fiorentina meglio giocare lì in questo momento".
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