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Obbligo o no la Fiorentina ha già deciso: il futuro di Gosens sarà ancora viola

Obbligo o no la Fiorentina ha già deciso: il futuro di Gosens sarà ancora violaFirenzeViola.it
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Ieri alle 16:00Copertina
di Pietro Lazzerini

Robin Gosens non ci sarà nella partita contro il Como perché squalificato, ma il suo apporto alla stagione della Fiorentina è già decisamente significativo. Si evince dai numeri del tedesco in questi primi mesi in viola, numeri che si intrecciano con il suo destino alla fine del campionato. L'esterno è arrivato in prestito dall'Union Berlino, ma l'accordo prevede l'obbligo di riscatto condizionato. Condizioni che sono legate a risultati di squadra o alle presenze ma che non sono l'unica strada che la Fiorentina potrebbe percorrere per andare avanti insieme. 

Ambizioni di inizio stagione
La prima condizione presente sul contratto del giocatore, è legata alla qualificazione in Champions League. Un obiettivo ambizioso, soprattutto quando, negli ultimi giorni di agosto, Pradè ha trovato l'intesa con il club di Bundesliga. In quel momento, pensare a una Fiorentina anche solo in lotta per i primi quattro posti (o cinque in caso di ranking Uefa favorevole), era pura utopia. Dopo 25 giornate magari l'obiettivo ha acquistato un minimo di concretezza, anche se resta una possibilità decisamente complicata da mettere in pratica. 

Presenze totali
La seconda condizione invece prevede il riscatto obbligatorio al raggiungimento di almeno il 60% di presenze sul totale stagionale, da almeno 45 minuti. In questo momento le presenze utili sono 22 su un totale di 30 partite, con Gosens che non ha raggiunto nessuna presenza da 45 minuti in Conference (tre presenze per un totale di 42 minuti), una da 75' nella partita di Coppa Italia in cui la Fiorentina è stata eliminata dall'Empoli e 21 su 23 in campionato, visto che in due occasioni, contro Juventus e Napoli, il tedesco è entrato solo nella ripresa. Al momento dunque la percentuale di presenze sul totale delle partite disputate da quando è arrivato in viola, è del 73,3%. Quindi se la stagione finisse oggi, la Fiorentina dovrebbe riscattarlo obbligatoriamente.

In viola a prescindere
Ribadite le condizioni e fatti i conti sullo stato dell'arte delle stesse, il destino di Gosens sarà comunque in viola. Questo perché la società è ampiamente soddisfatta di quanto visto fino ad ora e non solo per quanto riguarda il suo impegno sul campo. Gosens si è rivelato fin da subito un leader dello spogliatoio, capace anche di metterci la faccia nei momenti difficili attraversati dalla squadra di Palladino. Il giocatore, dal canto suo, è felicissimo dell'esperienza fiorentina. Si è integrato subito al Viola Park ma soprattutto ha apprezzato immediatamente la città e i suoi tifosi. La Fiorentina sta mantenendo i rapporti col suo entourage per arrivare preparata al momento del riscatto, confidando a chi di dovere di avere le idee chiarissime sul futuro dell'ex Inter e Atalanta. 

Tre strade, una certezza
Dopo i 500mila euro versati per il prestito oneroso all'Union Berlino quindi, in estate è già previsto un investimento di ulteriori 7,5 milioni necessari per ottenere l'intero cartellino del giocatore. Che ciò avvenga grazie a una meravigliosa quanto complicata qualificazione in Champions League, grazie alla percentuale sulle presenze totali o per una decisione definitiva che in qualche modo è già stata presa, non conta. L'importante è che tra tante incertezze legate al gran numero di prestiti messi in pratica dalla Fiorentina, la certezza arrivi da un piano ben preciso per uno dei protagonisti in positivo della stagione viola.