COLPANI E NON SOLO: ALLA VIOLA SERVE PIÙ FANTASIA DALLA TREQUARTI

03.09.2024 13:00 di  Andrea Giannattasio   vedi letture
COLPANI E NON SOLO: ALLA VIOLA SERVE PIÙ FANTASIA DALLA TREQUARTI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Dovrà aspettare ancora un po’, Raffaele Palladino, prima di vedere la Fiorentina esprimersi come lui ha in mente ormai da inizio estate ("Dopo la sosta vedrete una squadra diversa" è stata la sua promessa dopo il pari col Monza). E non è solo una questione legata al corretto inserimento dei nuovi volti arrivati last-minute dal mercato, ai quali dovrà essere doverosamente concesso un po' più di tempo per un corretto ambientamento, quanto a una ridottissima dose di fantasia che ha impedito alla sua squadra di fare punteggio pieno nelle prime giornate di campionato e che ha complicato più del dovuto la qualificazione al maxi girone di Conference League. 

C’è una zona del campo, in particolare, che fino ad oggi ha lasciato in dote più perplessità che certezze in questi primi 480’ della stagione ed è la trequarti, il reparto cardine del 3-4-2-1 varato a inizio estate dove l’allenatore ha di fatto visto all’opera tutti i componenti del settore (tranne Brekalo, mai impiegato e ora ai margini della rosa) senza però raccogliere più di tanto i frutti sperati. Se si eccettua il gol di Sottil nel match d'andata con la Puskas Akademia, il bottino portato in dote da Colpani, Kouame, Ikoné e Barak è stato di zero gol e altrettanti assist. A deludere più di tutti è stato di certo l’ex Monza, gravato fin qui da una forma fisica precaria e, probabilmente, da una serie di pressioni che il fantasista ha faticato a gestire: "I carichi di lavoro per Andrea sono stati alti: ha lavorato il triplo rispetto ai compagni perché in estate ha avuto degli acciacchi" ha chiarito la settimana scorsa Palladino, che tuttavia - come tutti - ha dovuto prendere coscienza dei numeri fin qui accumulati dal classe ’99.

Nei primi tre turni di Serie A, il “Flaco” ha messo insieme appena due tiri in porta (peraltro tutti facilmente leggibili) nonché una delle percentuali più basse della rosa (il 75% contro Parma e Venezia, il 90% - decisamente meglio - con il Monza) in rapporto ai passaggi tentati e andati a buon fine. Certo, i palloni giocati sono stati pochi (appena 77 in tre gare) eppure qualcosa in più era lecito attendersi da un elemento che l'allenatore ha fortemente voluto alle sue dipendenze anche nella nuova avventura in riva all'Arno. Ecco perché, oltre al recupero fisico di Colpani, fin da dopo la sosta per il tecnico sarà essenziale ritrovare in buone condizioni anche Albert Gudmundsson, l’altro giocatore sulla carta titolare della trequarti al quale sarà demandato il compito di dare fantasia e qualità alle spalle di Kean. Non valorizzare al meglio la mole di gioco e gol portata in note dal nuovo centravanti con una trequarti di qualità sarebbe un grave peccato.