DUTTILITÀ AL POTERE: PALLADINO E IL RIFIUTO DEL MODULO UNICO

12.06.2024 17:00 di  Andrea Giannattasio   vedi letture
DUTTILITÀ AL POTERE: PALLADINO E IL RIFIUTO DEL MODULO UNICO

Nessuna preclusione sul modulo. Nessun dogma o idea di calcio prefissata che possa escludere (in partenza o in corso d’opera) altre soluzioni. Tra i primi temi affrontati nelle riunioni di mercato andate in scena in questi giorni tra la Fiorentina e Raffaele Palladino, è emersa forte e chiara questa indicazione di natura tattica. Ovvero che il nuovo mister viola - che nel corso delle ultime due stagioni in A alla guida del Monza ha sperimentato sia la difesa a tre (ricalcando il 3-4-2-1 nel quale ha giocato sia sotto Gasperini che con Juric), sia quella a quattro, scelta che gli ha permesso di trovare vie alternative a quella che può essere considerata la sua coperta di Linus - non ha intenzione di abbracciare un solo schema di partenza per disegnare la Fiorentina che verrà.

APPREZZAMENTI - L’analisi della rosa della prima squadra affrontata in questi giorni, al netto dei giocatori che se ne sono andati o per scadenza di contratto o per la fine del prestito, ha permesso a Palladino (definito più carico che mai da chi in questi giorni gli è stato a contatto) di apprezzare la duttilità tattica di molti elementi del gruppo viola, pedine che non solo possono ricoprire più ruoli di per sé ma che già nella loro avventura a Firenze - tra il biennio con Iachini in panchina e il ciclo Italiano - hanno sperimentato già più moduli. Basti pensare, ad esempio, a Milenkovic, titolare sia nel 3-5-2 nel 2020/21 che nel 4-3-3 o 4-2-3-1 usato nelle ultime tre stagioni, ma anche a Ranieri (abile a fare il centrale, il braccetto di sinistra ma anche il terzino sulla corsia mancina) e capitan Biraghi, utile sia come esterno di difesa che come quinto (o quarto) di centrocampo.

DUTTILITÀ - Logico che adesso l’attenzione si sposterà sul mercato e sulle indicazioni che Palladino darà alla coppia Pradè-Goretti (ieri immortalati a cena insieme da Firenzeviola.it forse per parlare proprio di questo…), i quali saranno chiamati a improntare tutte le proprie operazioni oltre che sul concetto di “ambizione” anche su quello di “duttilità”. Il sentore infatti è che le linee guida che muoveranno il mercato in entrata prevederanno che ogni singolo giocatore che arriverà in maglia viola abbia nel proprio curriculum l’abilità nel sapersi giostrare in più moduli. E questo sia in difesa (dove manca come l’aria un centrale) sia a centrocampo che in attacco, dove le manovre di ristrutturazione saranno più pesanti.