Femminile: weekend da incubo! La Champions ora è utopia. La Primavera fallisce l’obiettivo Final Four

Femminile: weekend da incubo! La Champions ora è utopia. La Primavera fallisce l’obiettivo Final FourFirenzeViola.it
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Ieri alle 00:00Notizie di FV
di Stefano Berardo
La rubrica sulla squadra femminile a cura di Firenzeviola

C’era ancora speranza su tutti i fronti. Ora non più. Nell’arco di quarantotto ore la Fiorentina dice addio all’obiettivo Champions League per la prima squadra femminile e alle final four scudetto per quanto concerne la Primavera Femminile. Risultati che delineano purtroppo il fallimento su tutta la linea di quelli che, almeno quest’anno, sono stati gli investimenti fatti nel comparto calcistico femminile. Non ci sono responsabili singoli: ognuno deve prendersi la propria parte di colpa. Dalle ragazze alla dirigenza passando per staff tecnici e allenatori. Ormai l’annata si è formalmente conclusa, pertanto sarà meglio iniziare a concentrare gli sforzi in vista della prossima stagione dove la Fiorentina dovrà rimettersi in gioco nuovamente. Sono attesi cambiamenti ma solamente nel corso di quest’estate sapremo quali saranno. Nel frattempo rimangono le ultime energie da spendere prima del gong finale. Non è ancora tutto finito visto che rimangono delle partite da giocare e alcune ragazze devono onorarle per farsi trovare pronte in vista delle convocazioni finale per Euro 2025.

Intanto però dobbiamo raccontare quello che è successo nel corso dell’ultima giornata. La Fiorentina era attesa a Milano, sponda rossonera, con un unico risultato possibile: vincere. Di fronte ad un Diavolo senza alcun obiettivo ma con un gruppo di giovani terribili di tutto rispetto le gigliate hanno mostrato nuovamente i loro limiti. Scariche, sconclusionate ed imprecise, hanno lasciato troppo spazio alle ragazze di Suzanne Bakker che con Iljeh si sono portate avanti poco dopo il ventesimo minuto. Bastano quattro giri di lancette e arriva il raddoppio sempre con la svedese. Le viola sono in bambola ma non del tutto sopraffatte. Su un errore di rinvio del portiere di casa Bonfantini ruba palla e serve Janogy che riapre la gara ad un passo dalla fine del primo tempo. Nella ripresa la Fiorentina cambia modulo e portiere con Erzen che rileva una spenta Pastrenge e Durante che rimpiazza Fiskerstrand. L’estremo difensore norvegese si deve arrendere a qualche acciacco fisico. In settimana saranno fatti degli esami per valutare se potrà essere disponibile per la gara tra quindici giorni contro la Juventus al Viola Park. Nel Milan invece si scatenano le giovani. Arrigoni trova il terzo squillo al quarantottesimo minuto di gioco. La giovane centrocampista milanista si scatena ogni volta che vede viola come un toro quando vede rosso in una corrida. È il terzo goal che l’ex primavera rossonera mette a segno quest'anno contro le toscane e questo è pesantissimo. Sei minuti dopo arriva la prima gioia per un’altra giovane del Milan: Renzotti. La Fiorentina prova a scuotersi ma il Milan segna la manita con Koivisto. Janogy prova a rendere meno amara la sconfitta segnando altre due reti e realizzando così la prima tripletta in maglia viola ma al novantesimo la Fiorentina esce distrutta 5-3 dal Vismara con la Champions ormai troppo lontana. E al prossimo turno, con le toscane ferme per il turno di riposo, potrebbe arrivare la matematica certezza dell’esclusione dal contesto europeo.

Non sorride nemmeno la Primavera Femminile che, come la prima squadra, aveva a disposizione un solo risultato per raggiungere l’obiettivo delle final four. Al Viola Park arriva la Roma che a pochi minuti dalla fine sembrava ormai doversi rassegnare a rimanere esclusa dai giochi finali per la prima volta nella propria storia prima che le ragazze di Melani commettessero un vero e proprio suicidio sportivo. Bedini realizza il primo di una lunga serie di reti dal dischetto portando avanti la Viola, rimontata poi dai goal di Ventriglia e Zappettini per la Roma. Nella ripresa ci pensa Tomassoni a pareggiare prima che Baccaro – che il giorno prima aveva anche esordito in Serie A al Vismara con la prima squadra giocando uno spezzone finale – mettesse la freccia del sorpasso. Sarti porta il tutto sul 4-2 per la Fiorentina a circa dieci minuti dal termine prima che succedesse il delitto. L’estremo difensore gigliato Zuluri commette una grave incertezze regalando di fatto il 4-3 alle giallorosse. Non passa un minuto che il risultato viene portato sul 4-4. La squadra di Melani si apre troppo lasciando spazio al contropiede giallorosso che in pieno recupera realizza la quinta rete che manda in estasi le capitoline gettando nello sconforto le ragazze viola. Si chiude dunque qui un’annata tra alti e bassi per la Primavera Femminile che può sicuramente recriminare contro sé stessa per aver perso punti preziosi nel corso dell’anno (vedi lo 0-0 casalingo contro il Como ultimo in classifica). Rimane da capire quale sarà la posizione del tecnico Nicola Melani che per il secondo anno ha fallito l’obiettivo che egli stesso si era prefissato: centrare le finali scudetto. Ma questi sono discorsi che riguardano la società e che si terranno solo nel corso dell’estate. Certo è che un tecnico che per due volte fallisce il proprio obiettivo – tra l’altro quest’anno con una formazione molto rimaneggiata e di gran lunga superiore a quella degli anni precedenti – dovrebbe trarre da solo le sue conclusioni.