Viola, dalla Conference meno di 20 mln, troppo poco. È l'italiana con meno ricavi europei

Viola, dalla Conference meno di 20 mln, troppo poco. È l'italiana con meno ricavi europeiFirenzeViola.it
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di Redazione FV

Sulle colonne sportive del Corriere Fiorentino è presente un interessante focus in merito ai ricavi derivanti dai tornei UEFA, sottolineando con l'aiuto dei dati il perché la Fiorentina debba alzare l'asticella provando l'anno prossimo a salire di livello rispetto alla Conference League. La coppa europea che hanno disputato i viola fin qui, nonostante le ben dieci partite giocate, potrà arrivare al massimo fino a 17,7 milioni di ricavi, una cifra che risulta ancora inferiore alla semplice quota di partenza della Champions (18,62 milioni) e che potrebbe al massimo aumentare di 4 milioni per l’approdo in finale e di 3 in caso di successo nell’ultimo atto di Breslavia.

Un bottino sicuramente utile ma molto basso per il futuro del progetto, tanto che ad oggi quello della Fiorentina risulta essere il ricavo più basso tra tutti i club italiani impegnati in Europa in questa stagione: la Roma (eliminata agli ottavi di Europa League) si attesta infatti sui 20,1 milioni di ricavi, la Lazio (impegnata fino ai quarti di Europa League) sui 23,3 milioni, il Bologna (eliminato nel girone Champions) sui 36,4 milioni, Milan, Juventus e Atalanta (fermate ai playoff di Champions) rispettivamente sui 59,6, 63,4 e 65,3 milioni e infine l’Inter - ancora in corsa in Champions - con ricavi complessivi da 113,5 milioni. Tutto questo nell'anno in cui la UEFA, col cambio dei format, ha garantito ai club partecipanti molti più soldi rispetto al passato.

Dunque per il club viola salire di livello rispetto alla Conference non farebbe solo rima con risultato sportivo ma, anche o forse soprattutto, con risultato economico. Un elemento questo da sempre maneggiato con grande cura dal club di Rocco Commisso che, nella stagione 2023-24, ha fatto registrare 199,9 milioni di euro di ricavi (rispetto ai 159,6 del 2022-23) con ricavi commerciali cresciuti a 45,6 milioni ma derivati in buona parte dal contratto annuale da 25 milioni con Mediacom (società di proprietà dello stesso patron viola). Conquistare almeno una qualificazione in Europa League vorrebbe dire aumentare non solo il prestigio ma anche il gettito economico in favore delle casse societarie, obiettivo decisamente da raggiungere se la Fiorentina intende fare un salto di qualità.