La Fiorentina inciampa dove dovrebbe correre: troppe frenate contro le piccole, a Cagliari serve una svolta

La Fiorentina continua a inciampare proprio nelle partite in cui dovrebbe costruire il suo cammino europeo. Lo 0-0 casalingo contro il Parma, squadra neopromossa che lotta per non retrocedere, è solo l’ultimo episodio di una serie di risultati deludenti contro formazioni di medio-bassa classifica. Un pareggio che pesa e che sottolinea un limite strutturale già emerso più volte nella stagione: i viola faticano tremendamente quando devono fare la partita e affrontano avversari chiusi e compatti.
Contro il Parma, la squadra di Raffaele Palladino ha avuto il pallino del gioco, ha cercato di costruire dal basso, ha mantenuto il possesso palla. Ma alla fine ha prodotto poco. Le occasioni da gol vere si contano sulle dita di una mano, e la sensazione è che manchi ancora brillantezza negli ultimi sedici metri.
Non è un caso isolato. Basta tornare indietro di qualche settimana per ricordare la sconfitta contro il Monza, ultimo in classifica, o la sconfitta interna contro il Como. Tutti punti lasciati per strada, contro squadre che — sulla carta — dovevano essere superate senza troppi affanni.
A differenza delle sfide contro le big, dove la Fiorentina ha spesso brillato — si pensi alle buone prove contro Juventus, Roma, Milan, Inter e Lazio — i problemi emergono contro chi concede pochi spazi e punta su compattezza e ripartenze.
Il reparto offensivo, Kean escluso, deve ancora trovare continuità. Albert Gudmundsson ha qualità, ma fatica ad accendersi contro le difese chiuse. Zaniolo è un’incognita continua, mentre Lucas Beltrán si sacrifica ma non sempre incide.
Il problema è anche mentale: la squadra sembra abbassare il livello di attenzione quando parte favorita, perdendo cattiveria e ritmo. E questo, in un campionato equilibrato come quello attuale, può essere fatale nella corsa all’Europa.
Il calendario non aspetta, e lunedì 21 aprile (ore 15:00) arriva un altro esame complicato: la trasferta a Cagliari, dove i rossoblù sono affamati di punti salvezza e giocano in casa con il coltello tra i denti. Per la Fiorentina è vietato sbagliare: servono tre punti per non perdere contatto con la zona Europa e per dimostrare di saper vincere anche quando non c’è il fascino della grande sfida a stimolare.
La stagione è ancora lunga, ma l’impressione è chiara: per spiccare il volo, la Fiorentina deve imparare a volare basso.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
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