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Pochesci: "Gudmundsson? Uno di talento non va mai vincolato. Ecco lo step per tenere Kean e De Gea"

Pochesci: "Gudmundsson? Uno di talento non va mai vincolato. Ecco lo step per tenere Kean e De Gea"FirenzeViola.it
© foto di Giuseppe Scialla
martedì 15 aprile 2025, 17:05Radio FirenzeViola
di Luciana Magistrato

L'allenatore Sandro Pochesci è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Tempi supplementari" per commentare l'attualità della Fiorentina, a partire da un giudizio su Raffaele Palladino: "Fa parte della crescita di un allenatore, è come se fosse un calciatore giovane. A Firenze è partito molto bene dando l'illusione di essere tra le prime 4. Poi ha avuto un momento buio quando è morta la madre ma si è ripreso, a parte il passo falso di Parma che però si doveva salvare. La Fiorentina ha una buona base per costruire qualcosa di importante, la società è presente ed ha capito da dove iniziare con le strutture perciò si può far bene".

Il ruolo di Gud una nota dolente? "Giocatori che hanno talento non bisogna vincolarli con tante regole, io li lascio sempre liberi. Posso fare schemi ma ai giocatori di talento non devo insegnare nulla. Lui sembra il classico 10 buono, come ne sono passati a Firenze"

Dodo è il miglior terzino destro? "A livello italiano l'ultimo eccellente è Di Lorenzo ma ormai sta diventando a tre. Terzini che spingono come Dodo ce ne sono pochi. Rispetto a Dunfries ha un'altra velocità, con Theo ad esempio giocava come il gatto col topo. A volte magari eccede ma è un ottimo terzino e spero non si faccia tentare da big che gli mettono occhi addosso".

Giusto aver detto "Volevamo non perdere" da parte di Citterio? "Fa il secondo per quello, certe parole se hai certe ambizioni non devi dirle. Se per te l'importante contro il Parma non devi perdere ha passato un messaggio sbagliato e forse è stato passato anche alla squadra. Io queste gare le devo vincere per forza".

La comunicazione di un tecnico? "Guarda da questo punto di vista sono sempre stato libero, non mi interessa. All'allenatore solo in un'occasione gli viene riconosciuto qualcosa, nella sconfitta ma poi questo calcio è determinato da agenti e interessi. Nessuno ci giudica in base all'allenamento e al lavoro". 

Il futuro di Kean e De Gea dipende anche dai risultati: "Se avesse vinto la partita con il Parma la Fiorentina poteva spingersi oltre ma devi avere mentalità vincente. Per tenere questi giocatori deve cambiare passo e la società, una volta investito sulle strutture, ora deve farlo sul mercato e far vedere che arrivano top player e che tiene i migliori. Nell'area tecnica per me dovrebbero prendere qualche persona abituata a costruire squadre che vincono".

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