Graziani tranquillizza tutti: "Troppi drammi, Fiorentina ancora in corsa per la Champions"
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"La Fiorentina ha una classifica bellissima dall’inizio del campionato. Inutile e controproducente fare un dramma, la sconfitta con il Como sia d’insegnamento per ripartire più forte". Gioca a fare il pompiere, sulle colonne del Corriere dello Sport, Francesco Graziani. Intervistato dal quotidiano, l'ex attaccante tra le altre di Torino, Roma e Fiorentina analizza così il momento della squadra di Palladino: "Non sono preoccupato per la Fiorentina. Col Como è stata una giornataccia. Domenica è capitata alla Fiorentina anche per merito dell'ottimo Como».
I problemi si sono visti e vanno risolti.
«L’assenza di Kean da compensare schierando Beltran centravanti e non Zaniolo, Fagioli trequartista avanzato lì dove non l’avrei mai messo, poca concretezza, troppa lentezza e nessuna occasione creata dopo le due nei primissimi minuti. Mettendo tutto insieme: una giornataccia».
Il direttore sportivo Pradè ha espresso la sua delusione che è quella della società: e non è la prima volta.
«Se un dirigente dice che “la Fiorentina ha giocato sei minuti poi si è persa” non accusa nessuno, non dà colpe specifiche. Se dice “con il mercato che abbiamo fatto dobbiamo avere l’ambizione di rimanere nelle prime sei-sette posizioni” non dice niente di sbagliato. Sbagliato, invece, se uno interpreta quelle parole come una critica distruttiva e non costruttiva al lavoro dell’allenatore».
Di tempo non ce n’è molto.
«Mi fido di Palladino. È ambizioso, determinato, ma è giovane e non ha dieci-quindici anni di carriera alle spalle. Sta facendo gavetta attraverso un’esperienza di rilievo in un club importante come la Fiorentina, poi nella vita sbaglia chi fa. Nel suo caso, un calciatore scelto per un altro, una sostituzione, un sistema di gioco: niente che non si possa rimediare».
Ah, a proposito, scusi: serviva un vice Moise?
«Credo che la Fiorentina sia andata dietro all’esigenza dell’allenatore, a cui non importava un’alter-ego di Kean, ma uno forte in mezzo al campo come Fagioli e un attaccante da più ruoli come Zaniolo che può essere per Palladino quello che De Ketelaere è per Gasperini, Poi, ribadisco che il vice Kean se Kean non c’è dev’essere Beltran, acquistato per tanti soldi in Argentina due estati fa perché aveva fatto molto bene da centravanti».
Gli obiettivi sono ancora alla portata, ma il sogno Champions?
«Sognare non costa nulla, è bello e positivo: perché far svanire un sogno che è distante appena quattro punti?».
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
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