LASSU' QUALCUNO CI AMA...

22.10.2013 01:46 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
LASSU' QUALCUNO CI AMA...
FirenzeViola.it

A pensarci bene, quattro gol alla Juve in 16 minuti non hanno niente di umano. Ancor meno di terreno. A pensarci bene, una vittoria come quella contro la Juve non può essere riconducibile ad una volontà razionale, tantomeno frutto di una logica, di un'equazione matematica. Entrambe appartengono alla sfera soprannaturale, decisa da qualcosa di superiore, di etereo. Per questo di incontrollabile, di ingestibile. A pensarci bene, non puo' essere un caso se la Fiorentina batte la Juventus proprio nell'anno in cui mancano loro. Prendiamo spunto da questo, dal fatto che questo è stato il primo Fiorentina-Juventus senza Mario Ciuffi e Valter Tanturli (con la V, e non con la W... come amava precisare). Dal fatto che... va bene Pepito Rossi, va bene Joaquin, va bene Neto finalmente utile alla causa, ma ci deve essere stato qualcos'altro. Un aiuto dall'alto, una spinta celeste che porta i nomi di Mario e di Valter. Ed anche di Stefano. Eh già, parliamo di Mario Ciuffi, Valter Tanturli, e di Stefano Borgonovo. Tre personaggi che hanno fatto la storia viola, che hanno riempito le nostre domeniche e che (più o meno nello stesso momento) sono scomparsi, lasciando un vuoto incolmabile. Ebbene Mario, Valter e Stefano sono entrati nella "Hall of Fame" del Museo Fiorentina, giunta alla seconda edizione, celebrata proprio ieri davanti ad una platea commossa, entusiasta. Davanti a capitan Pasqual, a Marcos Alonso (in rappresentanza dei giocatori viola), davanti a Mencucci, Macià, Pradè, Baiesi, Guerini, Salica, Righetti, in rappresentanza della società. E allora ci viene da pensare che non può essere una coincidenza, che Mario, Valter e Stefano abbiano spinto, soffiato, guidato l'impresa. Un 4-2 alla Juventus (dopo essere stati sotto 2-0) raggiunto grazie ad un rigore generoso, ad un regalo di Buffon, al primo gol italiano di Joaquin, alla prima tripletta della carriera di Pepito Rossi... non può avere niente di normale. Contravviene alle leggi della fisica, della matematica. A volte il calcio è istinto, altre volte è emozione, sentimento, tutto ciò che di irrazionale si possa immaginare. E non a caso citiamo Mario Ciuffi, Valter Tanturli e Stefano Borgonovo. I primi due sono stati i punti di riferimento per il tifo viola degli ultimi 40 anni, Stefano Borgonovo è stato l'autore del gol che il 15 gennaio 1989 (all'89'!!!) ha sconfitto gli odiati strisciati. Al Franchi, sotto la Fiesole. Forse l'unico gol che può eguagliare, addirittura superare, il pathos, la sofferenza del 4° gol (terzo personale) di Rossi contro la Juventus. Stefano ora ci guarda dall'alto (come Mario e Valter), e siamo sicuri abbia interceduto per i colori viola.

CORSI E RICORSI... "Lassù qualcuno mi ama" è un film del '56, l'anno del primo scudetto viola. E ieri sera, nella splendida cornice organizzata dal Museo Fiorentina, erano presenti Sarti, Magnini, Orzan, Virgili, la figlia di Segato, la moglie di Cervato, il figlio di Julinho, le figlie di Befani presidente del primo scudetto. Altro che "Hall of Fame". Lassù qualcuno ci ama, verrebbe da dire. Finalmente, dopo tante delusioni, sconfitte, umiliazioni... verrebbe da aggiungere. Comunque, atmosfera di grande commozione, grande partecipazione, sopratutto quando la signora Renza (più conosciuta come moglie di Mario Ciuffi) ha ripetuto le ultime parole del Pontefice Massimo: "Saluta la mia città, gli amici... la Fiorentina". Ora abbiamo capito perchè sono arrivati 4 gol in 16 minuti...