MAMMA MIA...
Sono state le prime due parole in italiano di Mario Gomez, pronunciate il giorno della presentazione. Sono le prime due parole che ci sono venute in mente, dopo i 4 gol rifilati alla Juventus. Poi ce ne sono venute in mente altre due: “Si gode!” Come la notte di Liverpool, come il 2 marzo 2008 dopo la “testata” di Osvaldo (guarda caso sempre contro i bianconeri), come (per chi c'era) l'11 maggio '69 dopo quel 2-0 che volle dire secondo scudetto. Contro chi? Ma contro la Juventus, naturalmente. Eh già, 4 gol alla Juve... Chi lo avrebbe mai detto? 4 gol alla Juve di Conte, 4 gol alla Juve di Tevez (con smitragliata annessa), 4 gol alla Juve di Agnelli, 4 gol alla Juve di Rizzoli (e di tutti gli arbitri che lo hanno preceduto). E poi 4 gol alla Juve di Avellino, alla Juve di Baggio, alla Juve di Conte (ancora lui, stavolta da giocatore), alla Juve di Lippi, alla Juve di Moggi, alla Juve di Boniperti, alla Juve di Bettega, alla Juve del palazzo, alla Juve del meglio secondi che ladri, alla Juve della Fiat. Alla Juve che ci ha rovinato interi pomeriggi, intere stagioni. In una definizione: alla Juve dell'arroganza, tipica di chi detiene il potere. E ci fermiamo qui. Però concedeteci un corso e ricorso storico. Dopo l'urlo “Mamma mia!”, dopo “Si gode”, dopo mille altre esclamazioni, ci è venuta in mente la famosa rimonta bianconera del 4 dicembre '94: ricordate? Juventus-Fiorentina 3-2 dopo che i viola erano andati in vantaggio per 2-0. Da quel giorno nacque la Juve di Lippi, la Juve che avrebbe vinto tutto (doping o non doping, Agricola o non Agricola). La speranza è che la rimonta di oggi sia l'alba della nuova Fiorentina. La Fiorentina di Montella.
P.S - Sembra che anche oggi, dopo il 4-2 di Rossi, a Mario Gomez sia scappato un... "Mamma mia!"