MOMENTI DI GLORIA
L'ultima qualificazione della Fiorentina in Champions League porta la firma di Adrian Mutu, con un gol realizzato proprio contro il Genoa a Marassi. Era il 15 febbraio 2009 quando il fenomeno, al terzo minuto di recupero, si inventa un destro a girare che fissa il risultato sul 3-3. Sarà il punto decisivo per l'ingresso nell'Europa che conta, obiettivo reale, dichiarato, della Fiorentina di Montella. Genoa-Fiorentina è una classica del calcio italiano, che ha vissuto momenti di gloria indimenticabili proprio alla seconda giornata di campionato. Come il 3-0 del 19 settembre '82 griffato Antognoni, Pecci e Daniel Bertoni. Oppure il primo gol di Batistuta in maglia viola, stavolta realizzato a Firenze, un 3-1 sul Genoa di Bagnoli grazie alle prodezze del Re Leone, di Faccenda e Maiellaro. Insomma, un corso e ricorso storico beneaugurante, in un momento di evidente difficoltà più a livello fisico che di risultati. La Fiorentina col Grasshopper è apparsa lenta, pachidermica, certamente traumatizzata dall'errore di Neto. Allo stesso tempo il traguardo europeo è stato centrato, e i tre punti di stasera potrebbero restituire ai viola la testa della classifica. Inutile dire che si attende il primo squillo di Mario Gomez.
Non a caso abbiamo ricordato i gol di Mutu e Batistuta, bomber sempre decisivi per le sorti della Fiorentina, proprio come dovrà fare Super Mario. Montella sostiene che il tedesco è l'ultimo dei suoi problemi, noi rispondiamo che tra amichevoli e gare ufficiali Gomez è a secco da 6 partite e 566 minuti. Genova per lui dovrà essere il momento di gloria più bello. Dall'altra parte troviamo ex come Gilardino, Santana e Gamberini protagonisti della Champions di cui sopra. In più Fabio Liverani, allenatore rampante, ma ahilui... candidato alla palma del primo esonero della stagione. E a proposito, come buon auspicio ricordiamo anche il gol di Manuel Pasqual dello scorso anno: era il 1° novembre 2012, Fiorentina che stava per spiccare il volo, e che a Genova colse la prima vittoria fuori casa. Fu un momento decisivo per la stagione viola, e allora tutti si accorsero di quanto era bella la Fiorentina. Oggi si replica, anche perchè Juve e Napoli stanno scappando e, nel calcio come nella vita, chi si ferma è perduto.