QUESTA NON E' LA MIA FIORENTINA!
"In serie B non andiamo, tanto tre squadre peggio di noi ci sono! Questo è il ritornello consolatorio che sento spesso ripetere nell’ultimo triste periodo viola. Siamo ancora sicuri? Certo che il Novara e il Cesena sono abbastanza indietro, ma la sicurezza di vedere alle spalle il Bologna, che ci ha raggiunto, il Siena che è a due punti e il Lecce che vittorioso a Cagliari si è portato a quattro lunghezze, è traballante.
E’ sconcertante parlare della Fiorentina dopo la terza sconfitta consecutiva, dopo il proseguire dell’astinenza da gol, dopo la nullità fisica e psicologica dei nostri uomini in campo.
Ho visto la gara del Genoa, pareggiata ben oltre il 90’ con il Parma, e ho apprezzato la grinta, la voglia di prendersi quel pareggio che è diventata realtà. Li vedevi quei calciatori motivati e arrabbiati che lottavano per uno scopo poi degnamente raggiunto. Perché i viola (tranne Behrami) sono mosci? Perché non ci credono mai? Le forze agonistiche sono scarse, ma quelle mentali latitano di brutto. Passaggi orizzontali, contrasti persi, assembramenti illogici e via di seguito, portano la Fiorentina a prestazioni più o meno inconcludenti. E la via d’uscita dov’è, visto che i calciatori sono questi? Sono rammaricata anche per Rossi, che deve masticare molto, ma molto amaro, per non riuscire a dipanare questa matassa.
Si dice che “l’occhio del padrone ingrassa il cavallo”, ma la visita settimanale di ADV non ha sortito alcuna scossa nella nostra squadra. Non gli avrà mica detto: continuate cosi?
C’è sempre più palpabile la certezza che a questi signorini non gliene frega proprio niente della Viola e nemmeno le parole del Patron li hanno scalfiti. Provare con i fatti?
Ma a questi chi li smuove? Solo un miracolo, tipo “Lazzari, alzati e cammina” potrà cambiare le nostre sorti, già abbastanza compromesse. Non riesco a salvare nessuno, nemmeno Jovetic che anche ieri ha inciso poco e perso troppi palloni, per non parlare delle restanti comparse, perché tali ormai sono.
Mi deprime anche che ormai sono rassegnata a questo squallore e nemmeno mi arrabbio più, stiamo nuovamente sprofondando, oltre che in classifica, nell’apatia e nell’abitudine al grigiore. Ma questo non è il nostro colore! Il nostro colore è il viola, miscela di rosso (come il sangue) e blu (come la nobiltà) che siamo stufi di vedere infangare e deridere da una banda di invertebrati in mutande e da una dirigenza che si nasconde dietro patti, bilanci, fair play finanziario e cittadelle. Se i miracoli, o solo le magie, fossero davvero possibili, vorrei svegliarmi e non trovare più nessuno di loro."
La Signora in viola